Codroipo (UD) DA MAGRITTE A CATTELAN

| 30 settembre 2004

DA MAGRITTE A CATTELAN: CINQUANTA OPERE A VILLA MANIN, IL NUOVO CENTRO CULTURALE DI CODROIPO – NUMEROSE LE MOSTRE IN CONTEMPORANEA DEDICATE AI GIOVANI ARTISTI FINO AL 7 NOVEMBRE


Fa sempre piacere ricevere una lettera dove si annuncia la nascita di una nuova realtà culturale in grado di convogliare l’estro e la creatività artistica in spazi appropriati e suggestivi. L’ultima missiva di questo tono che abbiamo ricevuto, unitamente a una voluminosa documentazione, è quella in cui si rende nota la nascita dell’Azienda Speciale Villa Manin di Codroipo (Udine). Il centro culturale, promosso dalla Regione Friuli Venezia Giulia in collaborazione con l’Amministrazione comunale locale, sorge nell’omonimo complesso, felice esempio del periodo aureo della Repubblica di Venezia e rinomata meta turistica. Nel programma culturale spicca l’intento di valorizzare l’arte, sia italiana che straniera, attraverso diverse iniziative, anche di carattere multimediali, nonché di promuovere collaborazioni con istituzioni locali e museali. Il primo carnet di appuntamenti è già ricco e di sicuro interesse. Vediamone la struttura. Per la curatela scientifica di Francesco Bonami, è allestita la Rassegna “Love / Hate – Da Magritte a Cattelan”, con i Capolavori dalla Collezione del Museo d’Arte Contemporanea di Chicago. “Love/Hate – spiegano gli organizzatori in una nota – rappresenta uno sguardo attento all’arte degli ultimi sessant’anni, partendo da opere storiche come quelle di Magritte, Dubuffet e Balthus, donate al Museo di Chicago da un gruppo di collezionisti agli inizi degli anni Settanta come stimolo e incitamento per la costruzione nel tempo di una collezione che rappresentasse la contemporaneità nel suo divenire, la ricerca artistica nelle sue fasi più sperimentali e a volte anche sconcertanti. Dal Surrealismo di Magritte all’opera di Cattelan, due artisti che in modo diverso spiazzano lo spettatore manipolando il reale e creando, per mezzo di pochi cambiamenti, un effetto sconcertante”. Fra gli artisti più noti spiccano i nomi di Balthus, Maurizio Cattelan, Christo, Larry Clark, Tony Cragg, Jean Dubuffet, Jeff Koons, Barbara Kruger, Wilfredo Lam, René Magritte, Matta, Mariko Mori, Bruce Nauman, Paul Pfeiffer, Robert Rauschenberg, Yinka Shonibare, Haim Steinbach, Jeff Wall ed Andy Warhol. Nel Giardino di Villa Manin, di fronte all’entrata del complesso, il danese Jeppe Hein presenta, nell’ambito del Progetto scultura, una fontana a cupola di sapore settecentesco che vuole idealmente rappresentare la “comunione” fra la storicità del luogo e la presenza, non invasiva, dell’arte moderna. Nello Spazio FVG, dedicato ad artisti del Friuli Venezia Giulia, è di scena la mostra dell’artista Nata, dal titolo “Nero a colori”. Ampio spazio all’arte made in Italy è data anche in seno alla collettiva “Vernice. Sentieri della giovane pittura italiana”, curata da Bonami e Sarah Cosulich Canarutto. Ventiquattro pittori di casa nostra che, servendosi di tecniche eterogenee, dall’olio alla tela ricamata sino al digitale, presentano la modernità e la molteplicità che la caratterizza. Tutte le mostre sono aperte fino a 7 novembre.





 

Di: Simone Fappanni

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