Ciliverghe di Mazzano (BS) VERSACE. IL GENIO DELLA MODA E L’ARTE

| 1 giugno 2006

La mostra, ospitata dalla Fondazione Giacomini-Meo, ha aperto i battenti lo scorso 5 maggio nelle sale dei Musei Mazzucchelli. Location decisamente adeguata al tema dell’esposizione; si tratta infatti di una casa-museo di infinita bellezza che culmina in un complesso architettonico ubicato nelle sconfinate campagne bresciane

La mostra, oltre ad essere un omaggio ad uno dei più estrosi e indimenticati stilisti del secolo scorso, ripercorre le tappe significative e fondamentali dei capolavori di Gianni Versace. Per questo motivo gli organizzatori hanno diviso il percorso espositivo, una “passeggiata” tra moda e arte, in quattro distinte sezioni, ognuna delle quali ripropone temi ben precisi. La prima, L’Antico/La Forma, accosta una serie di abiti dal sapore antico a pezzi d’arte altrettanto datati; abiti che con i loro tagli, colori, piuttosto che forme e linee appositamente ricreate, ricordano statue, immagini e sculture di migliaia di anni fa. Memorabile l’accostamento tra un abito in jersey azzurro, drappeggiato e con orlo asimmetrico, in tipico stile Versace, con le figure similmente vestite a decorazione di un’anfora, probabilmente del V secolo. La seconda sezione, L’Iconografia di Medusa, ripercorre invece il simbolismo dell’icona della maison, inconfondibile marchio di qualità del Made in Italy, e la miriade di rappresentazioni della leggendaria gorgoni che nel corso dei secoli ha ispirato artisti diversi in epoche completamente diverse. Il celebre Abito Medusa, coloratissima tutina dal pantalone culminante a zampa e dai motivi astratti, sovrastata da un corpetto con lunghi strascichi fluttuanti, è senza ombra di dubbio una delle migliori rappresentazioni della nota icona. La terza sezione, L’Arte Moderna/Colore e Forma, rivisita quel periodo che va dal Rinascimento all’Ottocento, ispirandosi per lo più a dipinti e tele dell’epoca. Uno stravagante cappotto in pelle dai motivi geometrici e dalle consistenti imbottiture, fermato da un cinturone con fibbia quadrata, ricorda gli abiti dei gentiluomini del Cinquecento: raffinati ed austeri rigorosamente in nero. Quarta ed ultima sezione, L’Arte Contemporanea. Warhol, Delavray, Dine e Calder, spicca per immagini e colori esplicitamente in stile Pop Art. Uno degli abiti, guarda caso l’Abito Warhol, ricalca esattamente le caratteristiche dell’artista, imponendosi per il taglio asciutto, aderente al corpo e alle forme giunoniche di donne ormai passate di moda ma mai dimenticate. Un omaggio forse alla donna, così come Warhol la immaginò, ritratta sul tessuto: Marylin Monroe.
Gianni Versace è uno degli stilisti che ha maggiormente sposato l’idea di moda con quella di arte; uno di quelli che meglio è riuscito ad accostare tessuti e colori a pezzi d’arte inimitabili, inconfondibili e unici, esattamente come ogni singolo prodotto della stessa maison Versace. 

VERSACE. IL GENIO DELLA MODA E L’ARTE. Abiti, accessori, bozzetti, dipinti e sculture, Musei Mazzucchelli, via Giammaria Mazzucchelli 2, orari: martedì-venerdì 9.00-14.30; sabato, domenica e festivi 15.00-18.00; biglietti: intero 7 Euro, ridotto 5 Euro, scolaresche 3 Euro. Info: 030 2120975, 0302120603 (fax) info@museiamazzucchelli.it www.museimazzucchelli.it Fino al 29 ottobre

Di: Roberta Cottarelli

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