Chiara Prezzavento LO SPECCHIO CONVESSO NUOVA PUBBLICAZIONE

| 3 maggio 2006

Ne “Lo Specchio Convesso” l’evoluzione della trama all’interno di varie epoche, raccoglie con originale osservazione l’elemento narrativo che utilizza la storia superando le regole del tempo.

Guardare la luce della storia, attraversando il pertugio simbolico della narrazione che supera il fattore temporale. Chiara Prezzavento, colora in questo modo la sua prosa da romanzo storico di originale costruzione creativa. Sfondo de “Lo specchio convesso” un altro romanzo “The Admirabile Critchon”, opera del primo Ottocento realizzata da William Harrison Ainsworth. Pretesto e regola narrativa, quella che guarda ad un percorso ideale del romanziere inglese alla ricerca di origini e storie del suo personaggio. In una sinuosa linea di demarcazione della struttura linguistica, si lancia dunque la Prezzavento, che inventa o rielabora situazioni con arguta perizia letteraria. In questo modo il romanzo si manifesta come una specie di puzzle, in grado di spaziare tra Scozia, Venezia e Mantova con leggerezza e profondità unite assieme dal collante puntiglioso della trama. Colpisce l’armonia dialettica che non sembra risentire dalla lontananza dei tempi. Un romanzo particolare che insiste su una concezione di osservazione dinamica della materia trattata. Uno spioncino affascinante su movimenti, emozioni e sentimenti trattati con il garbo e precisione. Ed ancora in Chiara Prezzavento (autrice che di recente ha pubblicato un nuovo lavoro “Gli Insorti di Strada Nuova – Collana Nuove Voci pag. 272 Euro 16,00) notiamo lo scarto creativo che entra nella ricerca contaminata sapientemente dalla storia. Ne “Lo Specchio Convesso” non c’è spazio per nessuna inanimata ovvietà. Come non esiste presenza di stucchevoli ed inutili artifici della parola scritta. Qui si narra di storia. E la storia, sebbene condita dalla fantasia illuminata dell’autrice, non permette distrazioni. Il suo fascino è nel concreto divenire espositivo di nomi, cose, situazioni, argomenti e alambicchi della materia esistenziale. Tanti gli incroci del pensiero. Tanti i ripensamenti e le oggettive rivoluzioni del senso del dopo stampa. Colorita miscellanea tra Ammirabili Critchon e Morti di Critonio, in parallela dimensione espressiva. E poi quello specchio, che tutto osserva, ribalta e raccoglie perturbando opinioni e scoperte in costruzioni infinite. Con un non detto quasi automatico, che balena in queste note post lettura e che ribadisce l’attualità. E con un altro Critchon, Michael. Anche lui ammirabile anche lui romanziere, come Prezzavento e Ainsworth , oltre che sceneggiatore e regista di successo (Jurassic Park, Il mondo perduto E.R. – Medici in prima linea, Runaway ecc.). Da qualche parte, forse, c’è uno specchio convesso capace di attirarne il fascino creativo all’interno di una saga letteraria senza tempo.

Chiara Prezzavento “Lo Specchio Convesso” Pagg.184 F.lli Corradini Editori per Ateneo Ostigliese

Di: Giuseppe Rocca

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