Cavriana (MN) LA NUOVA VILLA MIRRA E IL SISTEMA CULTURALE DEL GARDA

| 1 marzo 2010
villa mirra

In Italia il patrimonio culturale è da sempre oggetto di un forte richiamo turistico. In tempi in cui fortunatamente si va affermando l’idea di una nuova identità comune fondata anche sulla conservazione dei beni culturali, la notizia dell’intervento di restauro di Villa Mirra a Cavriana non poteva che essere accolta favorevolmente. La presentazione dei lavori di restauro, avvenuta alla presenza del sen. Aventino Frau, ha restituito ai cittadini la vera anima dell’edificio, quasi compromessa da una patina unitaria che non consentiva di distinguere agevolmente gli elementi architettonici della facciata. Un progetto di conservazione della villa che, avviato dall’amministrazione comunale precedente, è stato portato a termine meritoriamente negli ultimi tempi. Il luogo, fortemente simbolico, da sempre al centro di interessanti indagini, è stato oggetto di un’approfondita analisi sul livello di degrado che ha permesso di individuare i criteri di intervento per un restauro conservativo massimamente rispettoso dell’esistente. La scelta di un restauro filologico, che ha messo in campo notevoli competenze, ha richiesto un preciso rilievo topografico di tutti i prospetti della villa. La rilevazione materica, svolta contestualmente all’indagine topografica, ha consentito di individuare tutti i materiali impiegati durante la costruzione. La restituzione di questo luogo mitologico, che attualmente ospita il Museo Archeologico dell’Alto Mantovano, acquisisce particolare rilievo nell’ambito di un intenso percorso di conoscenza, tutela, conservazione e valorizzazione che vede Cavriana, considerata da sempre il confine esterno dell’area gardesana, entrare nel sistema culturale del Garda, territorio che conta ogni anno venti milioni di presenze turistiche. L’area lacustre è oggi parte del progetto di realizzazione di un sistema culturale organico che, curato dalla prof.ssa Renata Salvarani, prevede la mappatura di tutti i beni culturali presenti. Patrimonio storico-artistico che, se adeguatamente valorizzato, può diventare un reale campo di possibilità per un flusso turistico che può interessare anche le aree più interne. Cavriana sarà infatti presente sul portale della Comunità del Garda, consentendo ai turisti, che non conoscono l’entroterra gardesano, di lasciare la “città diffusa” per accedere a uno dei territori più interessanti, sotto molti punti di vista. Il turista difficilmente viene informato, ciò che esiste nell’entroterra, sulle Colline Moreniche, sembra essere custodito gelosamente. Promuovere la conoscenza di tutte le realtà del lago, collegando i siti di interesse con offerte differenziate, può dunque significare la piena valorizzazione di un territorio denso di cultura e memorie storiche.

Di: Davide Marchi

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