Castelfranco Veneto (TV) 2010: GIORGIONE

| 1 aprile 2010
GIORGIONE

Una svolta nella storia della pittura

Chi entra in Castelfranco, dopo aver attraversato una campagna ancora miracolosamente intatta, incontrando le mura della città si rende conto di essere già nell’aria e nei colori di Giorgione. Ora, la sua città natale, nella casa dove probabilmente abitò (attualmente il Museo Giorgione), con inizio a fine 2009 e per tutto il 2010, celebra il 500mo anniversario della morte con una mostra ricca di studi su questo gigante dell’arte di cui pochissimo conosciamo, cercando di individuarne radici e derivazioni. Sono presenti circa 100 opere a fare da contorno alle sue pochissime conosciute. Vediamo di lui il triste ‘Saturno in esilio’, (dalla National Gallery di Londra), in un paesaggio animato; ‘Mosè alla prova del fuoco’, dagli Uffizi di Firenze, con la sua luce proveniente dall’alto e, sempre dagli Uffizi, il ‘Giudizio di Salomone’; la ‘Madonna col Bambino nel paesaggio’ (dall’Ermitage di San Pietroburgo), madre affettuosa e pensosa in simbiosi con la natura; ‘Idillio campestre’ e ‘Leda e il cigno’ (dai Musei Civici di Padova); l’affresco con il fregio dipinto in questa sua casa, chiara dimostrazione della sua cultura umanistica ed astrologica, naturamortista ante litteram; ‘Le tre età dell’uomo’ (da Firenze, Palazzo Pitti); ‘Ritratto di arciere’ (dalla Galleria Nazionale Scozzese di Edimburgo); il ‘Doppio ritratto’ (dalla Galleria Nazionale di Roma); ‘Alabardiere con un’altra figura’ (dal Kunshistorisches Museum di Vienna); la ‘Tempesta’ (dalla Galleria dell’Accademia di Venezia). Qui l’aria diventa elemento tangibile dipinta nella sua consistenza materica, quest’aria attraversata dalla luce improvvisa del fulmine, vero soggetto del quadro, che non permette di vedere tutta la scena, ma ci spinge ad intuire, ad entrare nel mistero della realtà. Tutta la pittura veneta e non solo gli è debitrice di questa novità – creazione dell’atmosfera, Impressionismo compreso. In mostra anche ‘Filottete a Lemno’ (dalla National Gallery di Londra) con il suo tramonto vero soggetto del quadro. Seguono alcuni dipinti attribuiti ed opere di autori più o meno legati a lui, precursori o segaci della sua rivoluzione pittorica, fra cui Vincenzo Catena, Giovanni Bellini, Sebastiano del Piombo, Cima da Conegliano, Tiziano, Boccaccio Boccaccino, Lorenzo Costa, Andrea Previtali, Palma il Vecchio. La mostra termina con volumi illustrati, xilografie, oggetti d’arte dell’epoca. Ma la visita non finisce qui: infatti è fondamentale recarsi nell’attigua piazza in Duomo per vedere il suo capolavoro, la Pala con la ‘Madonna col Bambino e i Santi Francesco e Nicasio’, quest’ultimo, secondo Paolucci, “il soldato più triste di tutta la storia dell’arte”. Il poderoso catalogo della mostra è pubblicato da Skira.

 

Info: Museo Casa Giorgione – Piazza San Liberale, Castelfranco Veneto (TV), fino al 11 aprile 2010; orari: tutti i giorni 9-19 www.giorgione2010.it

 

Di: Fabio Giuliani

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