Cannobio/Ghiffa (Verbania) – ENRICO BAJ – “LO SPECCHIO DEL LAGO” / “GIOCO E POTERE”

| 18 ottobre 2017
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“Enrico Baj: un ribelle allo specchio” (Vera Agosti)

In questa seconda metà di Ottobre dal clima mite, una sorta di primavera vera e propria, niente di meglio di una gita sul Lago Maggiore, già bello di per sé con angoli ameni, sia di sponda lombarda che piemontese. In particolare sulla seconda, chi è appassionato d’arte contemporanea può compiere un percorso a “scendere”, per scoprire – per chi non lo conosce – o per approfondire una parte del “mondo artistico” di Enrico Baj tramite due mostre, entrambe a cura di Vera Agosti, poste a breve distanza l’una dall’altra. Ma andiamo con ordine. A Cannobio, presso Palazzo Parasi vediamo l’esposizione “Lo specchio del lago”, organizzata dal Comune della cittadina insieme alla Rete museale dell’Unione Lago Maggiore. Enrico Baj (Milano 1924-Vergiate 2003), pittore e scultore tra i più singolari del Novecento artistico italiano ed internazionale, con diverse mostre all’attivo in vita ed anche dopo la sua scomparsa, si forma all’Accademia di Brera. In seguito, fonda a Milano con Sergio Dangelo il “Movimento nucleare” (1951) e la rivista “Il Gesto” (1955). Aderisce al Mouvement international pour un Bauhaus imaginiste, e partecipa a varie esposizioni internazionali surrealiste, tra cui quelle di Parigi del 1959 e 1965, e quella di Stoccolma del 1970. Con una libertà assoluta nell’impiego di materiali diversi (stoffe, tappezzerie e fodere di materassi, medaglie e frammenti metallici, specchi e vetri, passamanerie, materie plastiche, strutture di meccano), realizza collages ed assemblages dallo spirito ludico e satirico, spesso popolati da personaggi fantastici e mostri, di cui i visitatori della mostra possono ammirare alcuni esempi: una ventina di opere focalizzate proprio sulla serie degli “Specchi”, cui si lega idealmente l’immagine dello specchio d’acqua del Lago Maggiore, da cui il titolo della rassegna visitabile fino al 29 Ottobre 2017.

Palazzo Parasi; orari: giovedì e venerdì 10-12; sabato 10-12 e 16.30-18.30; domenica 10-12; Possibilità di apertura su prenotazione in altri giorni e orari, per gruppi e scolaresche: Tel. 0323.840809; Ingresso gratuito, adatto ai bambini.

Ci spostiamo poi a Ghiffa, presso il “Brunitoio”, Officina di Incisioni e Stampa dove si tengono periodicamente esposizioni di notevole interesse, arricchite da appuntamenti letterari, proiezione di video artistici e musicali, attività didattiche rivolte ad adulti e bambini.    Qui l’esposizione “Gioco e Potere” presenta litografie ed acqueforti di Baj, nelle quali viene trattato con ironia e in modo ludico il potere militare, raffigurando i “Generali” e le loro “Dame”. I primi, tronfi e vanitosi; le seconde, dai nomi altisonanti delle loro famiglie blasonate, sono avvolte da pizzi e merletti, vuote e superficiali, icone tristi di una aristocrazia in decadenza. Si tratta di mostri, simboli di follia, ignoranza e cattivo gusto. In proposito il Maestro affermava: “Il mio lavoro confina col gioco, a tal punto che spesso uso, quale materiale pittorico, veri e propri giocattoli. […] Il problema dell’uomo ludico, o giocante, è il problema di tutti noi e i governi, anziché imporre colle leggi il servizio militare obbligatorio, meglio farebbero a imporre il gioco militare obbligatorio.” Le opere esposte provengono dalle cartelle “Larmes de généraux” (1965) con sette litografie a colori, “Bajchez Baj” (1973) e “Le dame di casa Baj” (1975) con tecniche miste a colori su carta, “Plastik-Plastik” (1969) con una serigrafia a colori su plastica e sono presentate nelle cornici originali con interventi pittorici raffiguranti medaglie, stelle e decorazioni. Compaiono inoltre acqueforti a colori su carta stampate da Giorgio Upiglio. In esposizione anche due preziosi libri d’artista: “La cravate ne vaut pas une medaille” (1972) e “Limbo” (1966). Questa esposizione è nata in collaborazione con l’Archivio Baj di Vergiate e la Fondazione Marconi di Milano, il cui ideatore Giorgio, fin dall’apertura del suo spazio ha sempre valorizzato l’opera dell’artista con importanti retrospettive, con lui in vita    ed anche dopo; presso la Fondazione stessa il prossimo 7 Novembre inaugurerà la mostra “Enrico Baj. L’arte e libertà”. Ma questa sarà un’altra storia.

Il Brunitoio; Corso Belvedere 114, Ghiffa (Verbania); fino al 22 Ottobre 2017; Orari: da giovedì a domenica 16-19; Tel. 349 0904888; www.ilbrunitoio.com

Fabio Giuliani

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