Brunello di Montalcino

| 1 giugno 2003


“La vite, invecchiata sopra l’albero vecchio, cadde insieme colla ruina d’esso albero e fu, per la triste compagnia, a mancare insieme con quello”.
Leonardo da Vinci “La vite e il vecchio albero”(Arundel, 42 v)
Il Brunello di Montalcino protagonista dell’ultimo libro presentato da Morganti Editori. E’ il giornalista Guelfo Marini a“raccontarci” il vino, forte e vellutato dal sapore robusto e tannico, prodotto nello splendido e turrito paese arroccato sulle colline senesi. Il libro, elegantemente impaginato fa parte della collana “Il teatro dei sapori”. Il terroir descritto, è Montalcino, zona abitata sia dagli etruschi che dalle popolazioni romane, sede inoltre, di produzione d’altri vini come il famoso vin santo. Il toponimo Montalcino deriva da “Mons ilcinus” che in latino significa “monte dei lecci”. Grazie alle cronache negli annali delle comunità religiose dell’anno Mille, si risale all’esistenza del “vermiglio di Montalcino” che si trasformò in Brunello agli inizi del XIX secolo. Il vitigno del Brunello, deriva dal Sangiovese grosso, sapendosi identificare poi, con tratti d’originalità, sino ad ottenere la denominazione docg, nel 1980. Curiosità: il Brunello è stato il primo vino italiano ad avere la docg. La storia del Brunello è espressa, non solo dalle parole, ma anche da fotografie. Il rapporto dialettico tra l’uomo e la terra, viene immortalato in queste pagine, da Alexander Brookshaw: fotografando i riti, i costumi, la storia della civiltà eroica, si compie un viaggio nel tempo che ci permette di conoscere le influenze determinanti il carattere del vino. Golosando in queste terre, ci viene illustrato un microcosmo di Ristoranti e Cantine che vedono i prodotti agroalimentari e la cucina locale (il pecorino delle Crete, il tartufo di S. Giovanni d’Asso e D’Asciano, i porcini, le castagne dell’Amiata, la selvaggina), accompagnare il Brunello, come ingrediente fondamentale, dei piatti preparati dai ristoratori locali.
Il Brunello di Montalcino,considerato uno dei vini più importanti del mondo, è inserito nella lista dei 12 migliori vini del Novecentodalla prestigiosa rivista americana Wine Spectator . Il successo è legato anche ad una costante ricerca di supremazia d’immagine nei confronti dei concorrenti al punto da riscuotere un sempre più diffuso apprezzamento internazionale, visto che su 100 bottiglie 64 sono vendute all’estero. Leggete questo libro per seguire il profumo del vino, scoprendo essere figlio prediletto di una tradizione all’insegna di bellezze naturali e dei segni dell’arte e della storia, patrimoni questi, di gran fascino.
“Il Brunello di Montalcino” Guelfo Magrini, Morganti Editori sas, 285 pag. euro 23,00

Di: Angela Ferrari

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