Brescia: MORGAN

| 1 febbraio 2010
morgan

L’istrionico cantante dei Bluvertigo sarà al Palabrescia il 5 febbraio 2010

Marco Castoldi: cantautore, musicista, intrattenitore, attore, scrittore ma soprattutto Morgan. Ovvero uno di quei personaggi che si amano o che si odiano. Spesso altezzoso ma sempre “sul pezzo” grazie alla sua sconfinata cultura musicale. E non solo. Morgan, nonostante gli studi falliti da ragazzino, possiede una conoscenza della letteratura – tutta – sbalorditiva. Alla faccia di chi pensa che la cultura derivi da anni di studio e di dedizione scolastica. Lui è uno di quelli che quando iniziano a parlare, ti lasciano senza fiato e questo grazie alla dialettica possente e mai scontata. Lo sa bene il pubblico di X Factor, programma a cui Morgan ha partecipato in vesti di giudice e soprattutto in vesti di protagonista: senza di lui lo show non avrebbe il successo che ha, nonostante il cast dell’intero spettacolo sia composto da nomi eccellenti. Mara Maionchi, produttrice discografica e Claudia Mori, che forse nemmeno ha bisogno di grandi presentazioni in quanto moglie del Molleggiato. Non male Facchinetti, che ci piace molto di più come presentatore che come cantante. E purtroppo bisogna ammettere che la stessa cosa vale anche per Morgan che ultimamente a livello vocale lascia perplessi, ma il talento di strumentista fa sì che ci si scordi molto velocemente di alcune carenze. Pianoforte, chitarra, basso, sintetizzatori per lui non hanno segreti e sono anche gli strumenti che più caratterizzano le sue composizioni, fortemente influenzate dal tipico sound anni ’80, periodo che tra l’altro Morgan adora. La cosa curiosa è che, essendo mancino, tecnicamente dovrebbe suonare gli strumenti a corda montati al contrario, invece ha ideato un metodo tutto suo, lasciando le corde in posizione originale, ma suonandole al contrario. Ecco come la genialità ha personalizzato il suo modo di suonare, considerando che non dev’essere poi così semplice strimpellare la chitarra in quel modo. Ovviamente, ci sono anche dei testi ad accompagnare la sua musica eclettica, testi a volte incomprensibili a noi umani: “Lascio le parole non dette e prendo tutta la cosmogonia e la butto via e mi ci butto anch’io. Sotto le coperte che ci sono le bombe è come un brutto sogno che diventa realtà” da Altrove, brano contenuto nell’album del 2008 “E’ successo a Morgan”. Certo è che qualcuno si è lasciato convincere dai suoi astrusi testi. Morgan vanta collaborazioni di tutto rispetto ma soprattutto la vincita della Targa Tenco come miglior opera prima, a ragion veduta: l’album del 2002 “Canzoni dell’appartamento” raggiunge subito la vetta delle classifiche, anche a dimostrazione del fatto che fondamentalmente i Bluvertigo degli anni ’90, esordio musicale dell’artista, non erano forse la sua strada. Del resto un personaggio come Morgan non ha bisogno di una spalla: canta, suona e intrattiene il pubblico come pochi altri sanno fare ed il suo smisurato ego è più che sufficiente a scaldare intere platee. Morgan: il dandy del terzo millennio.

Di: Roberta Cottarelli

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