Brescia Il concerto e il CD firmati Palcogiovani

| 30 novembre 2005

Canzoni in dialetto 

A chiudere il progetto di Palcogiovani dedicato al vernacolo segnaliamo il concerto che si terrà sabato 3 dicembre 2005 alle ore 20.30 presso il Teatro S. Giulia del Vill. Prealpino (Brescia nord), Traversa 5. L’ingresso è di 6 Euro, il biglietto ridotto (fino a 14 anni) 2 Euro. 

Si tratta dell’ultimo incontro della rassegna Quater sàbocc… dedicata alla poesia, alla commedia e alla canzone in lingua dialettale; non solo, ricordiamo che l’iniziativa è frutto di una costante attenzione dell’Associazione Palcogiovani al mondo delle tradizioni bresciane, basti pensare al concorso di poesia El vì en vers o agli assaggi delle specialità enogastronomiche bresciane che hanno accompagnato ogni spettacolo dei Quater sàbocc… Sabato 3 si esibiranno i principali cantautori ed interpreti bresciani che hanno dato nuova vita alla lingua bresciana con le loro canzoni: Daniele Gozzetti, Piergiorgio Cinelli, Paolo Cicuta, Francesco Braghini, Selvaggi Band, Zappamiglio Family, Malghesettinidipendenti, Sergio Minelli, Ennio Corbucci dei Deficent Man, gli Emmelle con Maurizio Ghidini, Viviana Laffranchi, Mauro Becchetti, Coro Prealpi di Villa Padergnano e Alessandro Ducoli. Va segnalato l’angolo dedicato alla poesia con Matilde Pagani, accompagnata da Mirko Ferremi. La serata si concluderà con la degustazione di vini offerta dal Consorzio Tutela Vini San Martino della Battaglia, la degustazione di bossolà offerta dalla Pasticceria Pozzi di Carpenedolo e la degustazione di maronata e cotognata offerte dalla Ditta Andrini di Gottolengo.Questo concerto servirà per presentare il quinto volume del CD Goi de contala? a partire da S. Lucia disponibile presso molte edicole di Brescia e provincia, in allegato alla rivista Musica, al prezzo di 12 Euro. E’ un CD piacevolissimo all’ascolto che unisce col filo rosso del dialetto bresciano gli stili musicali più diversi, dal folk al rock al pop alla musica corale. Segnaliamo per sempio El bosc l’ia el me, canzone degli Geosi’enclinals, ovvero Emanuele Coltrini e Michele Valotti, che per il livello poetico del testo e l’accuratezza dell’arrangiamento ricorda la migliore tradizione della canzone d’autore; oppure il colpo di genio ironico di Paolo Cicuta in Nono la cavra per voce e percussioni o il virtuosismo di Piergiorgio Cinelli con il coro a cappella (tutte le voci sono sue!) di Empinùt.
Ma nelle vene dei bresciani c’è molto blues, come in La neuro de Bresa di Raffaele Zappamiglio dove Fabrizio Zappamiglio, suo figlio, noto jazzista, ci dà un saggio del suo prezioso chitarrismo, o il ruvido e indolente De nòt blùs di Sergio Minelli, per l’occasione accompagnato dagli Impossiblues. Non posso inoltre non ricordare la lingua usata da Alessandro Ducoli, cantautore in lingua italiana, finalista al prestigioso Festival di Recanati qualche anno fa: la sua canzone, una splendida ballata, è scritta in dialetto con influenze Gai, antico gergo dei pastori dell’alta Val Camonica, che presenta influenze dall’ebraico, dalla lingua zingaresca e dal turco. Meno intellettuali ma altrettanto significative le presenze di Francesco Braghini e del Coro delle Prealpi di Villa Padergnano. Consigliamo gli interessati, soprattutto chi abita in un paese piccolo, di raggiungere il paese principale o l’edicola più importante della zona; per chi comunque volesse ulteriori informazioni, o avesse difficoltà a rintracciare il CD, riporto il numero telefonico di riferimento dell’Associazione Palcogiovani: 0302304434.
Goi de contala? Musiche parole e ritratti della tradizione bresciana è un cd prodotto dall’Associazione Palcogiovani con il Patrocinio dell’Assessorato alla Cultura, Pubblica Istruzione e Politiche Giovanili del Comune di Brescia, degli Assessorati alle Attività culturali, Valorizzazione delle identità, culture e lingue locali, Agricoltura della Provincia di Brescia e dell’Assessorato alla Culture, Identità e Autonomie della Regione Lombardia.

Di: Giovanni Peli

Commenti

×