Brescia Antiche casseforti, ferri e Forzieri dal 1500 al 1800

| 1 dicembre 2005

Nella storica Via Musei di fronte al museo di Santa Giulia, nella galleria antiquaria “Antichità Santa Giulia“ si può ammirare, in questo periodo una curiosa esposizione di antiche casseforti, forzieri oltre a chiavi, battenti da porta, inferriate da finestra e serrature di vario genere e provenienza, dal XVI al XIX secolo.

Qualche curiosità: il forziere (dal francese antico “forcier” = arnese da chiudersi con la forza) è propriamente sinonimo di cofano e di cassone. Solo nel XVI sec. il vocabolo assunse il significato di custodia per oggetti di valore , quindi più resistente , dotato di speciali serrature. I cassoni sono spesso usati come sinonimi di forzieri, anche se nel Cinquecento,la voce forziere tende ad assumere un significato speciale, riferendosi ad una cassa o cassone destinato a custodire robe ed oggetti di valore(denari, gioielli, libri ed anche oggetti d’arte) e quindi più robusto, meglio difeso ed assicurato da speciali chiusure. Riferendoci proprio a tale tipo d’oggetto, a Brescia, all’interno dell’Antichità Borelli, troviamo qualcosa di davvero interessante: tra i molteplici forzieri, da segnalare, in particolare, un forziere del 1600 con un’incredibile serratura a 8 punti di chiusura, una cassaforte neoclassica con le borchie dorate, ed uno stupendo armadio-forziere da notaio risalente al 1600. Altre curiosità presenti nell’esposizione, riguardano ad esempio la presenza di una cassaforte addirittura firmata, datata e indicante la città di provenienza. Un’altra ha la serratura aperta “a vista” con chiari riferimenti al periodo neoclassico e ornata da due medaglioni dorati, raffiguranti due soldati posti a guardia del contenuto; un’altra, ha la parvenza di un elegante armadio del 1600, ma cela all’interno una serratura davvero portentosa e, le ante, possono essere bloccate da una barra di sicurezza (autentica anch’essa) che si infila dal fianco. Per aprire le casseforti è necessario utilizzare particolari accorgimenti, essendo rese sicure da curiosissimi “segreti” inventati dagli artigiani che le hanno costruite. Le “soluzioni d’apertura” di tali cassaforti, vengono rigorosamente conservate e protette, dal Sig.Luca Borelli, titolare della mostra che, conserva preziosamente, in triplice copia, i codici d’apertura di tali casseforti ( perdere i codici d’apertura, significherebbe perdere definitivamente la possibilità d’apertura della cassaforte), orgoglioso di mostrarli a tutti i visitatori. All’interno della mostra espositiva, si possono trovare, inoltre, molte chiavi antiche. Le chiavi in ferro o, a volte, in metallo più nobile, mostrano un’impugnatura spesso lavorata a volte con teste d’animali. Alcune tipologie di chiavi sono dotate di un anello per essere tenute infilate al dito.
In mostra si possono ammirare chiavi gotiche lavorate con squisito gusto artistico e l’ornamentazione è ancora più ricca di quelle realizzate nel XVII e XVIII sec. 

L’ingresso è libero, info Tel +39 030 49576  www.antichitaborelli.com

Di: Angela Gio Ferrari

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