Brescia: 15 Febbraio San Faustino e Giovita

| 1 febbraio 2005
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Il 15 febbraio a Brescia si festeggiano San Faustino e San Giovita, patroni della città

Il culto dei due santi si diffuse verso l’VIII secolo, prima a Brescia – dove alla fine del XVI secolo vennero proclamati patroni, andando a sostituire i precedenti Santi Apollonio e Filastro – e poi in tutta la penisola. A Brescia, loro città d’origine, sono ricordati con riti religiosi nella Basilica e con una maestosa sagra, la più grande del territorio, che ogni anno riveste via San Faustino e la vicina Piazza della Loggia di coloratissime bancarelle. Per celebrare l’evento è usanza di molte famiglie bresciane organizzare pranzetti prelibati in compagnia di amici e parenti. Ed il menù lo suggerisce la tradizione, con la prelibata lepre in salmì il cui intingolo è usato anche per condire le gustose tagliatelle. Il tutto termina con il Bossolà, un dessert d’eccezione (… e super calorico). San Faustino e san Giovita sono oggi commemorati dal Martyrologium Romanorum e dal calendario Liturgico della Chiesa bresciana. Una curiosità: poiché la ricorrenza di San Faustino cade subito dopo l’idillio amoroso del giorno di san Valentino, dal 2001 il santo bresciano è stato eletto patrono nazionale dell’Associazione dei single.

La storia
San Faustino e San giovita, figli di una nobile donna, entrarono ben presto nell’ordine e divennero cavalieri. Attirati dalla cultura del Cristianesimo vennero battezzati dal vescovo di Brescia e si dedicarono all’opera di evangelizzazione nelle terre bresciane. Per lo zelo dimostrato entrarono in odio ai maggiorenti della città che tentarono di sbarazzarsi di loro col pretesto del mantenimento dell’ordine pubblico. I due santi furono denunciati come nemici della religione pagana sotto l’Imperatore Adriano e fu decretato che venissero dati in pasto alle belve. Quando, però, le belve si trovarono di fronte i due martiri, piuttosto che avventarsi su di essi per divorarli, si accovacciarono mansuete ai loro piedi. Il miracolo fece sì che molte persone si convertissero alla religione cristiana e questo irritò ancor più Adriano che ordinò, questa volta, la morte per decapitazione il 15 febbraio del 130 d.C circa. Le spoglie furono sepolte a Brescia nel cimitero di San Latino dove il vescovo San Faustino fece costruire l’omonima Chiesa.

(I riferimenti storici sono tratti dal libro di Attilio Mazza TRADIZIONI BRESCIANE I santi, i riti, il folclore, i proverbi Fondazione Civiltà Bresciana – 2002)

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