Biennale Cinema 2010 PRIMO LEONE D’ORO

| 3 settembre 2010
biennale

Consegnato in Sala Grande il Leone d’oro alla carriera a John Woo di cui è stato proiettato, Fuori Concorso, stamattina, codiretto con Su Chao-pin, l’epico “Jianyu” (Reign of assassins). Il 64nne regista cantonese, icona assoluta del film d’azione, ha dedicato il premio alla madre.

Presentata, nello stand della Regione Veneto, la Settimana della Critica numero 25. La Regione che concorre con 5.000 euro al premio “Cinema di qualità”, in collaborazione col la Federazione Italiana Cinema d’Essai (sezione delle Tre Venezie) distribuirà il film prescelti dal pubblico tramite una votazione al termine della proiezione, nelle sale d’Essai di tutti e sette i Capoluoghi di Provincia della Regione. Primo film in concorso , (sono tutte prime mondiali), il francese “Angèle et Tony”di Alix Delaporte , un melò molto gradevole, semplice e accattivante, con le interpretazioni azzeccate.
Non è lo stesso per il film, in Concorso, di Sofia Coppola, “Somewhere”. Pur evidenziando una critica allo star system, a me è sembrata, molto larvata e trattata in modo inconcludente. Forse sarebbe bene che Sofia lasciasse fare i film al papà!
Molto interessante, invece, il film russo, in Concorso, “Silent souls”, diretto da Aleksei Fedorchenco.
Un lungo viaggio per riportare nel paese natio il corpo senza vita di un’appartenente ai Merja, una minoranza etnica russa che venera le acque e gradisce essere sepolta, dopo la cremazione, nei fiumi e nei laghi. Un’occasione per stimolare l’attenzione sulle tradizioni e sulla lingua dei Merja e per raccontare, ancora una volta (nei film russi succede spesso) con una vena poetica molto malinconica, il territorio pieno di boschi, di grandi spazi e di grandi distese d’acqua.

Di: Carlo Gheller

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