Bergamo WAR IS OVER / 1945 – 2005

| 1 febbraio 2006

WAR IS OVER / 1945 – 2005 La Libertà dell’arte da Picasso a Warhol a Cattelan’ 



“…In qualunque posto andiamo c’è un ricordo della tragedia umana, un negativo dell’esistenza che viene privata della libertà e che deve lottare per riconquistarla. Ciò accade probabilmente perché abbiamo una memoria ‘difettosa’, arriva un momento in cui smettiamo di ricordare di essere stati vittime e quindi finiamo per farci carnefici…”
Giacinto Di Pietrantonio e Maria Cristina Rodeschini Galati, curatori dell’evento

A sessant’anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale e dalla Liberazione dal nazi-fascismo anche l’arte moderna e contemporanea è coinvolta con un ruolo di primo piano nelle sue molteplici espressioni a farci comprendere, vuoi con crudezza, vuoi con ironia, come il male possa avere prodotto simili orrori (purtroppo in molti paesi del mondo ancora attualità, nelle modalità più diverse) ma trasmettendo altresì segni di speranza perché il futuro sia migliore soprattutto per le generazioni a venire. Undici sezioni costituiscono il variegato percorso espositivo: ‘POPOLI DI TUTTO IL MONDO UNITEVI’; lo slogan di origine proletaria diventa globale messaggio di pace con una composizione che riunisce le bandiere di tutte le nazioni del mondo. ‘DEGENERARE – GENERARE’; le strette relazioni tra arte e ideologia; il nazismo riteneva molte opere di artisti ‘dissidenti’ arte degenerata, boicottata, spesso non solo a parole dalla furia di Hitler (di cui vediamo qui, per contralto, un paio di inediti acquerelli). ‘OSTAGGI’: artisti che hanno vissuto la guerra in prima persona e contemporanei che in modi differenti e del tutto personali esprimono sgomento per la libertà perduta e sulla dignità umana calpestata. ‘ATTENTI !’; l’azione militare vista come strumento per l’ordine mondiale, ma anche soggetta a critiche e come simulazione di un gioco bellico. ‘TRINCEA DELL’ESISTENZA’; la guerra percepita dall’uomo e le diversità di stati d’animo a livello singolo personale e per la collettività. ‘LA RIVOLUZIONE SIAMO NOI’; la protesta e la ribellione come indicativo strumento per arrivare alla democrazia. Qui vediamo anche il celebre manifesto ‘War is Over – if you want it’ (La Guerra è Finita – se lo volete) creato da John Lennon e Joko Ono nel 1969 contro l’intervento americano in Vietnam, mandato in 12 città del mondo e tradotto in altrettante lingue. ‘PROTESTA’; il coinvolgimento attivo di molti artisti ai cambiamenti politico-sociali, il collegamento stretto tra l’arte e la vita quotidiana. ‘NEL NOME DEL PADRE’; sia nel passato come nel presente l’importanza della religione e i suoi simboli quali atto di denuncia. ‘IL BEL PAESE’; l’Italia vista dagli artisti nella sua immagine sociale ‘OSSESSIONE DELLA STORIA’; artisti contemporanei con un’opera in video: folle, manifestazioni di massa, partecipazione, desideri e speranze comuni. ‘ORIZZONTE DEL FUTURO’; a Palazzo della Ragione in Piazza Vecchia a Città Alta l’oggetto tavolo si fa metafora della volontà di dialogo e strumento per superare confini, barriere, differenze.In una sala viene proiettato di continuo un filmato in cui si vedono opere di vari artisti internazionali provenienti da importanti istituzioni museali europee.Iniziative collaterali:rassegna cinematografica e conferenze sul tema.Ricco catalogo Silvana Editoriale.

WAR IS OVER / 1945-2005. GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea, Via San Tomaso 53, Bergamo Fino al 26 Febbraio 2006 Orario: martedì, mercoledì, domenica 10-19 ; giovedì, venerdì, sabato 10-22; lunedì chiuso. Il biglietto d’ingresso da diritto ad un ingresso omaggio all’Accademia Carrara (da martedì a domenica 10-13 / 14,30-17,30) Informazioni: GAMeC, Tel. 035/399528

Di: Fabio Giuliani

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