Benessere I BAGNI DI FIENO

| 1 febbraio 2006

Se fra le vostre fantasie fanciullesche annoverate anche un tuffo spensierato in mezzo a cumuli di odoroso fieno di montagna stile “Heidi”, c’è un metodo molto interessante per unire questa innocente pulsione alla cura e al benessere del vostro corpo.

Spiacenti, non troverete simpatiche caprette a salutarvi, infatti, la “fotobalneoterapia” è roba seria ed efficace che consiste in autentiche “immersioni” in vasche piene di fior di fieno in fermentazione, dove la temperatura può raggiungere picchi fra i 40 ed i 70 gradi, scatenando le vostre ghiandole sudorifere e la vostra bramosia di un viaggio in Siberia. Le erbette che vi avvilupperanno in un benefico sudario sono piante officinali che, con il calore umido, sprigionano i loro preziosi principi attivi, subito assorbiti dai pori dilatati della vostra pelle.
La prima volta giacerete così, fumanti e vaporosi come un raviolo cinese, per 15-20 minuti, fino a raggiungere, nelle successive sedute, una durata/resistenza di 30 minuti. Il fisico è in immersione, il capo invece è protetto e spesso refrigerato da bende fresche o ghiaccio. Successivamente, ancora cosparsi di verzura profumata, sarete imbalsamati come novelli faraoni in cotoni e coperte, poiché la sudorazione si protrae anche per 3-4 ore. Il bagno di fieno conferisce a chi lo pratica un grande senso di benessere fisico, massimo rilassamento causato dal calore intenso e dal forte ricambio idro-salino indotto dalla sudorazione. La pelle diventa tonica per la stimolazione della circolazione periferica e liscia per la purificazione dovuta alla sudorazione e all’assorbimento dei principi attivi dalle erbe medicamentose.
Se ci pensiamo, non è poi un trattamento così eccentrico e curioso. Fra le malghe, nella notte dei tempi, la saggezza contadina riposava le affaticate membra sul fieno tagliato per le mucche, ottenendo come risultato l’azzeramento della spossatezza ed una rinnovata energia per un’altra giornata di duro lavoro.
Fa bene? Allevia numerose patologie come l’artrosi, le infiammazioni post-traumatiche, i dolori della colonna vertebrale e dei muscoli in generale. Migliora le rigidità articolari e le problematiche osteoartrosiche.

Di: Elena Pellegrini

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