Benessere e Bellezza IL MASSAGGIO CON LE PIETRE

| 1 dicembre 2005

Se ne parla, è di moda, fa tendenza, è alternativo…ma cos’è? 

Il massaggio con l’uso di pietre laviche e cristalli, oltre ad essere una delle esperienze sensoriali più piacevoli, rilassanti e goduriose sulla faccia di questo brutto mondo, è in verità una tecnica antichissima originaria dei nativi d’America, tramandata nel tempo e praticata con notevole gradimento negli ultimi 10 anni. Si tratta fondamentalmente di un piacevolissimo rituale, finalizzato ad alleviare problemi cronici ed acuti come mal di schiena, dolori muscolari, reumatici ed artritici, o patologie figlie del nostro vivere frenetico come lo stress, l’insonnia e la depressione. Alleviare, non risolvere…ma che bella cosa essere alleviati così. Le liscissime pietre nere, di diversa dimensione, una volta riscaldate, vengono sfregate in modo ritmico sul corpo, precedentemente cosparso di olii. Alcune vengono fatte dimorare in punti ben localizzati (corrispondenti ai cosiddetti chakra, dal sanscrito = ruota, vortice). Irradiano energia, che si diffonde benefica nel nostro corpo godereccio, secondo tracciati definiti nel corso degli anni dai terapeuti che li chiamano meridiani. Ripristinano i nostri precari equilibri, sbloccano i tanti freni auto-imposti, sciolgono i nostri muscoli irrigiditi o irritati. Il nostro campo energetico si fortifica, ci sentiamo in armonia con tutto, a cominciare da noi stessi, che non è poca cosa. Alcune persone riescono persino a raggiungere una condizione meditativa di grande benessere, ma i più traggono un giovamento oltre che fisico, mentale: un’ora e mezza di coccole, riposo, distacco da tutto tranne che da noi stessi. Ma l’emozione più viscerale ed intensa di questa esperienza è quella risvegliata dal suono sordo e secco, intimo ed antico che le pietre producono quando si scontrano dolcemente sulla nostra pelle. Difficile da descrive, va vissuto e basta, lasciandosi andare, in balia del nostro corpo e di ciò che ci vuole comunicare, lontano dai nostri tabù, dalle nostre assurde fissazioni, dai nostri demoni quotidiani. Poi, se vorrete, potrete parlarne perché è di moda, fa tendenza, è alternativo.

Di: Elena Pellegrini

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