Benessere e Bellezza 4 SCRUB PER 4 STAGIONI

| 4 novembre 2005


To scrub…voce del verbo strofinare (con lo spazzolone), pulire in profondità, cancellare, insomma, per l’occasione, fare piazza pulita di cellule defunte, gloriosi residui di abbronzatura maldiviana o riminese, souvenir di UVA, UVB, carotene e melanina a nastro. Sì, perché gratta gratta, è il caso di dirlo, lo scrub è tutto qui. Senza aspettare i botti di Capodanno, si suggerisce di gettar via il vecchio e fare spazio al nuovo, nuovissimo vestito epidermico che ci regala qualche anno di meno sul groppone, quando i nuovi amici cercano di carpirci l’età. Ci sono mille modi di fare lo scrub. Noi oggi siamo in vena di smancerie poetiche e vi descriviamo 4 tipologie, tutte doverosamente caserecce e naturali, ispirandoci al succedersi eterno delle stagioni. Eterno com’è eterna la nostra smania di giovinezza, giusto? Niente psicologia spicciola, non è la sede. Siamo già in autunno (ma va?) e se di recente avete sgranocchiato una prelibata pannocchia lasciando in giro il tutolo (=torsolo), recuperatelo senza esitazione e utilizzatelo per lavarvi e strofinarvi vigorosamente la pelle. Niente di più efficace, economico e naturale! Per prepararvi ai rigori non calcistici del vicino inverno, procuratevi sale fino, olio di sodalite e lavanda. La sodalite è una pietra di origine vulcanica che trasmette il calore che l’ha forgiata, la lavanda ossigena la pelle, il sale fa il resto. Il risveglio pruriginoso di primavera va salutato con i cereali macinati (germi di grano p.es.) che rilasciano alla pelle la vitamina C ed aiutano ad esfogliarla in modo delicato. Eccoci pronti per un’altra intensa battaglia con la canicola estiva che si traduce, per la nostra pelle, in stress e delizia in eguale misura. Ma l’uso di una spugna naturale come la loofa (interno di una zucca essiccata… mi raccomando… dopo aver gustato i tortelli) in contatto ruvido con la vostra pelle e l’uso successivo di un tonico alla papaia dovrebbero migliorare notevolmente le prestazioni della vostra buccia, donandovi un colore sano, intenso e duraturo. Raccomandiamo, come al solito, quelle due orette settimanali da dedicare alle coccole personali, all’auto-tutela del proprio patrimonio, ovvero la buona manutenzione del nostro corpo, che risveglia la voglia di prendersi cura di noi stessi e di godere della nostra stessa compagnia. Niente psicologia spicciola, per carità!

Di: Elena Pellegrini

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