Belluno CAFFI – LUCI DEL MEDITERRANEO

| 19 gennaio 2006

Il “pittore di notte” e tanto altro 

“La nostra Arte non è fatta per i materialisti né per quelli che hanno il solo spirito d’imitazione. Essa è per quelli che sanno rapire il segreto della natura e che vi risponde la materia sotto l’apparenza della facilità e del genio creatore…”. (Ippolito Caffi)

Belluno, ‘cerniera’ fra Venezia e il Nord Europa’, ospita finalmente una rassegna su un suo conterraneo, Ippolito Caffi (1809-1866), protagonista della pittura dell’Ottocento, nato qui e vissuto per molti anni a Roma, città diventata una seconda patria.
Vi giunse infatti per la prima volta nel 1832 rimanendovi per quindici anni, partecipando attivamente ai moti che portarono alla proclamazione della Repubblica Romana. Questo suo attaccamento alle vicende risorgimentali in territorio italiano lo condusse spesso nei luoghi di conflitto.
Le sue opere migliori sono, a detta di alcuni studiosi, le luminose vedute di Roma e dintorni, dal Colosseo alla campagna con i suoi acquedotti, e grande suggestione suscitano le rappresentazioni di feste popolari o per manifestazioni istituzionali ‘in notturna, con grande interesse e varietà dei personaggi inseriti in dette ambientazioni: popolani, soldati, religiosi, donne con costumi tradizionali. Nella più importante e conosciuta Istituzione museale cittadina, Palazzo Crepadona, vediamo quindi una dimostrazione esauriente del suo percorso artistico in un’antologica comprendente oltre un centinaio di vedute (tra cui molti inediti), opere grafiche, disegni e pregevoli acquerelli. Potremmo definire Caffi una sorta di artista-reporter, per la sua diversificata attenzione nei confronti dei più diversi argomenti trattati: eventi atmosferici, fatti di cronaca, visioni paesaggistiche o strutture architettoniche e monumentali riprodotte spesso tenendo luce laterale, di taglio, al tramonto, conferendo in questo modo alle scene suggestioni poetiche. Iniziando dalle sue origini, la Belluno del suo tempo e dintorni con le emozionanti tagli ‘grandangolari’ effettuati a matita e acquerello su carta, passiamo alle straordinarie ambientazioni veneziane: i ‘notturni’presso palazzi storici e rive, il Carnevale e Piazza San Marco in festa e ‘arrossata’(così come altri scorci locali), poi ripresa, più o meno da medesima distanza con altra luce e l’acqua alta……l’invernale serenità del Canal Grande verso la Chiesa della Madonna della Salute, o lo stessa, da lontano, spettatrice della regata storica, arricchita da artistici riflessi.
E quindi, Roma, i suoi scorci, anche qui feste ‘in notturna’ con pirotecniche varianti a Catel Sant’Angelo, zona più volte affrontata sulla tela, con ponti sul Tevere e di lontano il Cupolone, poi ripreso, questo, e la Santa Piazza durante cerimonie ufficiali. Il Colosseo, come pochi l’avevano dipinto, dall’interno. E con Caffi viaggiamo idealmente anche un po’ in giro per l’Europa: Nizza, Barcellona, Ginevra, Parigi, Granata, e il ‘tour’ riprende poi la via dell’Italia con diverse vedute e le sue varianti cromatiche quotidiane: “Io qui dipingo tutti i giorni o presso il vero di questi luoghi incantevoli…Genova in città poco o nulla presenta di pittorico ma lungo la marina vi sono delle viste meravigliose e le sue coste presentano costantemente accidenti di linee ed effetti nuovi.”.
La sua ricerca si rivolge verso sud ad altra città marina, Napoli, ed altre suggestioni: anche qui rappresentazioni ambientali circostanti (il Vesuvio, il porto…) e l’ufficialità, come la descrizione dell’ingresso di Vittorio Emanuele II Re d’Italia dopo la sconfitta dei Borboni (tra Sicilia e Campania) da parte dei Mille di Garibaldi. Ancora l’estero: l’Agorà di Atene e ‘La piazza dell’Ippodromo a Costantinopoli (paesaggio d’Oriente)’ dove quella strana forma di nube in cielo pare quasi spirito fluttuante (dipinto, questo, proveniente dai Musei Civici d’Arte e Storia di Brescia). E ancora più in giù…Il Cairo, Gerusalemme, e quella luce magistralmente riprodotta.
“….la natura è variata, nuova, prova per me sia che quella località che ieri vi passò dinnanzi gli occhi indifferente, oggi vi rapisce e non vi sapete staccare dall’ammirarla.”.
Tele, ma anche matita e acquerello su carta ci raccontano l’esotismo mediorientale e interessanti per fattura tecnica sono anche le opere grafiche a descrivere costumi, artigianato e schizzi di costruzioni navali. E qui ci ricolleghiamo al suo spirito patriottico, al suo ideale d’indipendenza:“Lo scopo della mia missione è quello di poter fare molte memorie sui fatti e sulle battaglie navali che stanno per effettuarsi, onde poter dipingere quadri che ne rappresentino questa solennissima occasione…la flotta qui nel golfo presenta uno spettacolo sublime e terribile specialmente le fregate corazzate che mettono coraggio e spavento al solo vederle.” (Giugno 1866)
Parole, le sue, diremmo quasi profetiche: trentanove giorni dopo, il 30 Luglio, nel corso dell’ultimo, decisivo giorno della Battaglia di Lissa, l’Ammiraglia ‘Re d’Italia’ (dove anche Caffi si era imbarcato) venne irrimediabilmente colpita dagli Austriaci e s’inabissò trascinando con sé, tra tanti altri, anche il pittore, non essendo egli riuscito a rientrare tra i pochi superstiti.
La rassegna, organizzata da Villaggio Globale International, con la collaborazione di Zétema Progetto Cultura, è accompagnata da un bel catalogo edito da Skira, a cura, come l’esposizione, di Annalisa Scarpa e sostenuta dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Verona, Vicenza, Belluno e Ancona con un contributo di 300.000 Euro. Una mostra da vedere in una città da scoprire; il territorio, infatti, dopo Tiziano e Sebastiano e Marco Ricci, è patria di questo grande pittore dell’Ottocento, non solo italiano ma europeo, definito, per la sua abilità prospettica, ultimo erede del Canaletto, alle cui vedute egli aggiunge però un senso dell’atmosfera che lo avvicina a Corot e a Turner. Dopo Belluno la mostra si trasferirà al Museo di Roma – Palazzo Braschi dal 15 Febbraio al 2 Maggio 2006.

Belluno, Palazzo Crepadona
Orari: da martedì a domenica dalle 10 alle 19 (chiusura biglietteria ore 18) lunedì chiuso
Informazioni e prenotazioni: Tel. 0437/ 944274 ; www.mostracaffi.it
E’ attivo un servizio di prenotazione di visite serali esclusive per corporate hospitality







Di: Fabio Giuliani

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