BCC del Garda a fianco delle migliori iniziative per sviluppare idee imprenditoriali

| 9 agosto 2015
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Non cercare lavoro … crealo. Si conclude nel modo migliore il progetto di Start Up tutto al femminile.

Montichiari, 24 luglio 2015. Ieri pomeriggio si è svolta la fase conclusiva del progetto avviato lo scorso anno, dalla Consigliera di Pari Opportunità Provinciale di Brescia e sostenuto dalla BCC del Garda, con la consegna di un contributo a sostegno delle cinque start up femminili più meritevoli. L’iniziativa, destinata a donne disoccupate o inoccupate senza limiti di età, ha offerto l’opportunità di occupazione a livello imprenditoriale, mettendo a disposizione l’orientamento e l’accompagnamento necessari per l’avvio di una attività. Dopo una prima selezione effettuata da specialisti, le candidate prescelte hanno potuto seguire una formazione specifica sul tema dello start up d’impresa. La BCC del Garda ha aderito al progetto, non solo mettendo a disposizione formazione di alto profilo sulle tematiche dell’accesso al credito, ma garantendo anche sostegno economico alle migliori idee imprenditoriali. La Consigliera di Pari Opportunità, Anna Gandolfi, presente alla consegna dei contributi, ha espresso la sua massima soddisfazione: “Il progetto Non cercare lavoro … crealo è stato avviato dall’Ufficio della Consigliera di parità in collaborazione con altri 23 partners tra cui quello sostanziale della BCC del Garda, alle imprenditrici è stato fornito un supporto non solo in termini di formazione all’avvio di impresa, ma soprattutto la possibilità di inserirsi in una rete tra loro e con le Istituzioni. Il risultato è stato più che soddisfacente perché in 6 mesi si sono create 5 start up e ad oggi se ne sono aggiunte altre 2, questo significa che dobbiamo essere sempre positivi e creativi…” Il Direttore Generale, Massimiliano Bolis, ha così commentato la chiusura positiva del progetto sperimentale: “Il nostro sostegno si è tradotto in un lavoro impegnativo, al quale però abbiamo creduto profondamente. Non si è trattato solamente di “un dare gli strumenti” all’avvio di un impresa, ma di un sostegno concreto a queste imprenditrici che hanno dimostrato entusiasmo e voglia di mettersi in gioco. Un modo per interpretare ancora una volta quel ruolo identitario che ci contraddistingue”.

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