ARRIVA L’EURO

| 1 settembre 2001
parlamento europeo

IL 1° gennaio 2002 arriva l’euro
Quattro cose da fare in attesa della moneta unica

Il prossimo capodanno non sarà una festa come le altre: allo scoccare del primo giorno di calendario del 2002, nei 12 paesi che aderiscono all’Unione Economica Monetaria l’euro diventerà moneta corrente. Il passaggio alla nuova moneta richiederà a ciascuno di noi un periodo di adeguamento. Per affrontare serenamente questa transizione è utile prepararsi per tempo e iniziare già da oggi a ragionare in euro. Le banconote euro saranno identiche in tutti i paesi, sia sul fronte che sul retro; le monete, invece, avranno una faccia uguale per tutti i paesi europei, mentre l’altra raffigurerà soggetti che hanno a che fare con le radici storiche e culturali delle varie nazioni. I distributori Bancomat erogheranno euro già dal primo dell’anno, il resto della spesa ci verrà dato in euro e, naturalmente, potremo cambiare le lire in banca o in posta. Le banconote euro saranno in media più grandi rispetto alle attuali banconote italiane e andranno dai 5 ai 500 euro; le monetine rappresenteranno i centesimi, da 1 a 50. Ed in attesa della nuova moneta unica tutti possiamo fare quattro semplici cose per prepararci al meglio:
1) Trasformare il nostro conto corrente convertendolo in euro. La conversione è gratuita.
2) Ritirare il blocchetto degli assegni in euro. Lo si può fare già adesso.
Attenzione: dopo il 1° gennaio 2002 non si potranno emettere assegni in lire.
3) Addebitare le bollette sul conto corrente. In questo modo si evitano i calcoli sul resto e ci si libera delle monetine.
4) Procurarsi le carte di pagamento. Bancomat, PagoBancomat, Carte di credito sono accettate ovunque e con l’arrivo dell’euro saranno ancora più semplici da utilizzare e ridurranno banconote e monetine dalle nostre tasche.
La doppia circolazione di lire ed euro, ai fini dell’adeguamento e dello smaltimento della lira, finirà il 28 febbraio 2002: le banconote e le monete in lire andranno fuori corso e non potranno più essere utilizzate per i pagamenti.

Di: R.V.

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