ARCIERI AD FLEXUM

| 30 novembre 2006
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Compirà dieci anni il prossimo gennaio l’associazione sportiva di tiro con l’arco.

Nata dalla passione di una quindicina di amici nel gennaio 1997 con il nome di Associazione Arcieri Ad Flexum, ha raggiunto rapidamente i cinquanta soci, più trenta corsisti circa, all’anno. Un numero ragguardevole per il “nocciolo duro”, come lo chiama il presidente Francesco Pampani, se pensiamo che in tutta Italia i tesserati Fitarco sono solo 26.000. La storia dell’associazione continua in crescendo: nel 2000, in collaborazione con il comune di Desenzano, vengono organizzati i campionati italiani disabili, fino al 2005, quando l’Ad Flexum entra a far parte della polisportiva ASD Pro Desenzano, ideata da Giuliano Garagna. Una realtà molto organizzata e attiva che gestisce sei associazioni sportive (sub, calcio, volley, tiro con l’arco, atletica e sci) sotto un nome unico. Ora la ASD Pro Desenzano – Divisione Arco ha a disposizione la palestra in via Michelangelo per gli allenamenti invernali indoor, e il campo in via Anselmi a Rivoltella per gli allenamenti all’esterno. In dieci anni di attività che tipo di bilancio si può fare? “Se penso che nel 2005 e nel 2006 un nostro allievo, Christian Sigurtà, ha vinto due titoli italiani consecutivi, il bilancio è pienamente in attivo,” risponde il presidente Pampani. “Inoltre siamo l’associazione di arcieri più grande tra le 12 della provincia di Brescia. Disputiamo gare in tutte e tre le categorie: Indoor, Targa e Hunter & Field.” Christian Sigurtà, fiore all’occhiello dell’associazione, 15 anni e già due volte campione italiano (nelle categorie ragazzi e allievi), ha gareggiato nella specialità Hunter & Field. “Si tratta della specialità più difficile e più divertente di questo sport. Si svolge all’aperto, in mezzo a boschi e campi, mirando a bersagli a distanza sconosciuta. È necessario un equiliDesenzanese doc, la venticinquenne Elisa Battistoni il 9 settembre scorso ha vinto i Campionati militari nazionali di Triathlon olimpico a Peschiera. E’ stata una gara entusiasmante con il chilometro e mezzo a nuoto, i quaranta in bicicletta e i dieci di corsa, ma la tempra della Battistoni non ha lasciato scampo alle avversarie nel finale distanziate di oltre due minuti. Elisa si è detta “molto contenta di aver vinto il mio primo titolo nazionale in una manifestazione come quella di Peschiera del Garda, e soprattutto di aver dato questo titolo all’Esercito che ha creduto in me”. Soltanto da otto mesi infatti è entrata a far parte dell’Esercito, mentre prima gareggiava con l’Atletica Desenzano che le ha dato modo di crescere e migliorarsi in tutti questi anni. I suoi allenatori, tra cui Domenico Geracitano che la segue dal 2001, hanno mostrato grande soddisfazione e si augurano un 2007 altrettanto ricco di successi. Dopo aver frequentato il liceo classico Bagatta, si è laureata in Lettere a Brescia e ora sta meditando di ritornare sui libri per una seconda laurea. Il binomio mente-corpo dunque le ha dato l’equilibrio giusto per affrontare sfide intense. Il 2006 si è rivelato per Elisa un anno davvero proficuo, considerati il secondo posto ai Campionati Italiani Triathlon Sprint Lecco del 2 luglio, un altro secondo podio alla Coppa Europa di Triathlon Copenaghen e infine il bronzo al Triathlon Internazionale di Bardolino. Ma la lista non è finita e a questi ottimi risultati si aggiungono le tre vittorie del Triathlon sprint di Fumane, Villafranca, e Cremona e l’altro Triathlon olimpico della stagione, quello ad Iseo. Dunque un’ottima ripresa per l’atleta dopo un 2005 sfortunato e sottotono. In teoria Elisa avrebbe dovuto chiudere la stagione il 30 settembre con la gara al Lido delle Nazioni, ma vista la vittoria ottenuta, si è aggiudicata la qualificazione ai Campionati Mondiali a Cancun, in Messico, gareggiando contro gli atleti più forti in questo momento. brio psicofisico eccezionale.” Uno sport dove la forza delle braccia non è determinante, ma dove la mente e la capacità di concentrazione la fanno da padrone: queste qualità la rendono una disciplina dal grande valore educativo, oltre ad essere adatta ad appassionati di tutte le età, dagli 8 anni (ma anche di meno) fino ai 90. Il tiro con l’arco è anche uno sport dove non esiste antagonismo; l’arciere è solo con il suo arco nel momento del tiro. Solo la concentrazione sul bersaglio, e non la rabbia verso gli altri, lo possono far vincere. Quando chiedo al sig. Pampani come è l’atmosfera della squadra, vedo un sorriso nascergli sulle labbra. “La cosa che ci caratterizza di più è una grande amicizia e fratellanza. Facciamo tutto a livello dilettantistico, per passione, e questo è già un risultato. Quando poi uno della nostra squadra vince, allora tocchiamo il cielo con un dito.”

di Matteo Todesco

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