apicoltura, apiterapia e apiturismo:
le api come valore aggiunto di un territorio
L’apicoltura sappiamo quanto sia importante per l’agricoltura, con l’impollinazione non solo garantisce il raccolto, ma anche la biodiversità di un territorio per la salute dell’ambiente e per chi lo abita. L’umanità ha beneficiato dei prodotti delle api nel corso dei secoli per curare e prevenire varie malattie e l’apiterapia è impiegata in diversi paesi come medicina complementare e integrativa.
Un territorio diventa meta di turismo quando offre delle peculiarità di natura arte e ora, sempre di più, di esperienze. Tutto questo può essere rappresentato dalle api e dai contesti a loro collegati. L’apiterapia, i cui effetti benefici sono conosciuti fin dai tempi antichi, prevede l’utilizzo di miele, polline, cera d’api, pappa reale, propoli, veleno d’api e di altri “prodotti” dell’alveare come il ronzio delle api (beehumming) e i profumi dell’alveare (apiaromaterapia) al fine di prevenire e trattare diversi disturbi in modo naturale. Nei prodotti delle api si trovano molte sostanze ad alto valore nutritivo come aminoacidi essenziali, vitamine, minerali, proteine, carboidrati, lipidi, enzimi, coenzimi, acidi organici. I prodotti naturali possono lavorare in sinergia con i farmaci e alcune associazioni consentono di ridurne i dosaggi e minimizzarne gli effetti collaterali. Per questo l’apiterapia deve essere considerata una medicina integrativa e non alternativa.
Oltre ai prodotti “classici” delle api abbiamo prima citato l’aromaterapia e il beehumming. Il miele, il polline, la propoli e la cera che si trovano all’interno dell’alveare sprigionano un profumo caratteristico dovuto alla ricchezza di molecole volatili. Respirando questo profumo si fa una sorta di aromaterapia, le molecole volatili vengono rapidamente assorbite dalle mucose svolgendo un’azione benefica su tutto l’albero respiratorio, vanno anche a stimolare il sistema limbico inducendo un’azione rilassante. Il beehumming, il ronzio che producono le api, ha delle frequenze connaturate all’uomo, simili a tutte quelle che in natura inducono un rilassamento. Ascoltare il ronzio produce un abbassamento degli stati ansiosi e favorisce il sonno. Si può beneficiare del beehumming e dell’apiaromaterapia in tutta sicurezza all’interno degli apiari olistici, casette di legno alle quali sono collegate dall’esterno delle arnie in modo che i profumi e i suoni degli alveari vadano a saturare l’ambiente interno. Se vuoi approfondire questi argomenti può consultare il sito www.apiebenessere.com, se vuoi iniziare un percorso di formazione in apiterapia consulta il sito www.accademiadiapiterapia.com
L’Apiturismo è una forma di turismo che si occupa di cultura e tradizioni delle comunità rurali. Offre esperienze che permettono di arricchire le proprie conoscenze sul mondo delle api e della natura, godendo degli effetti rilassanti e salutistici dei prodotti dell’alveare. E’ un turismo esperienziale e sensoriale! L’avvicinamento del turista al mondo dell’apicoltura rafforza la conoscenza della correlazione ecologica tra l’uomo e le api (www.apiturismoitalia.com)
L’apicoltore è quindi il fulcro di un sistema molto importante per il nostro benessere, con la bella stagione andiamo a conoscere gli apicoltori della nostra zona, scegliamo il nostro apicoltore di fiducia dal quale acquisteremo direttamente i prodotti dell’alveare imparando a beneficiare di tutto ciò che le api ci possono donare.
Laura Cavalli
Farmacista, consulente di apiterapia e responsabile gruppo Api&Benessere della World Biodiversity Association.
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