Antichi Camuni: Kit didattico per l’insegnamento della preistoria

| 5 marzo 2012
copertina kit gli antichi Camuni

Realizzato un Kit didattico per le scuole racchiuso in un interessante cofanetto. Quanti bambini da piccoli, vedendo qualche film avventuroso, avranno pensato “Da grande farò l’archeologo!” Ma l’archeologia non è solo avventura: è molto, molto di più. Punti di partenza del meticoloso lavoro dell’archeologo sono la lettura e l’interpretazione delle tracce lasciate dall’uomo. Nel panorama ormai vasto delle offerte realizzate per avvicinare il mondo della Scuola a quello dell’Archeologia e ai suoi metodi, segnaliamo questo interessante cofanetto, realizzato dalla proficua collaborazione tra il Centro Camuno di Studi Preistorici di Capo di Ponte e il GISAV (Gruppo Intervento Scuola Alternativa Vallecamonica). Si tratta di un utilissimo strumento per la didattica della Preistoria, destinato agli insegnanti e agli operatori didattici che vogliano avvalersi, con “cognizione di causa”, dell’immenso patrimonio figurativo presente in Valcamonica e riguardante quasi dieci millenni di evoluzione dell’uomo, dall’Epipaleolitico (22.500-12.500 anni da oggi) all’arrivo dei Romani. Il kit contiene: un libretto dal titolo “Proposte didattiche per una ricerca storico-archeologica sulla Valcamonica”; un libretto dal titolo “Proposte per pensare con le mani”; n. 32 schede in bianco e nero; n. 48 schede a colori. Le schede sono state pensate per essere utilizzate da alunni e studenti che vanno dalla scuola primaria alla scuola secondaria superiore e si presentano come uno strumento di lavoro che simula l’approccio dell’archeologo, il quale, cercando di interpretare i “segni” lasciati dall’uomo nel corso del tempo, deve decodificarli per ricostruire i tratti fondamentali delle diverse società e civiltà succedutesi nei millenni e caratterizzate da economie, ideologie, conoscenze, tecnologie, religioni, sistemi politici differenti nelle varie epoche. Uno dei due piccoli volumi raccoglie informazioni chiare e scientificamente corrette su singoli periodi, contesti e manufatti particolari rinvenuti in Valcamonica; mentre l’altro, attraverso esempi utili alla realizzazione di laboratori didattici legati alla Preistoria, vuole far riflettere, in un mondo caratterizzato dall’elevato tecnicismo e dall’utilizzo esasperato della medialità, sulla correlazione fra la manualità umana, che si nutre della sperimentazione e dell’esperienza diretta delle cose, e l’evoluzione cerebrale nel corso dei millenni. La premessa a tutta l’opera è quella di “far parlare le immagini” – anche perché, nel caso dei Camuni, le immagini rimaste sono proprio in abbondanza – senza mai dimenticare, però, che esse sono sempre da considerare “simboli” e, in quanto tali, portatrici di una grande carica di ambiguità: è bene allora che insegnanti e alunni siano consapevoli dei problemi legati a una lettura corretta di quelle immagini, che può avere anche molte e diverse sfaccettature. Molto efficace per la realizzazione di quest’opera è stata la collaborazione fra persone provenienti da esperienze diverse, che hanno unito conoscenze e sensibilità differenti: docenti e dirigenti scolastici (GISAV), esperti di laboratori sperimentali e studiosi (Centro Camuno di Studi Preistorici Tel +39 0364 42091 info@ccsp.it www.ccsp.it)

Brunella Portulano

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