Ancora Oratori…

| 1 marzo 2003

L’oratorio, viene definito come un edificio, spesso annesso a chiese parrocchiali o conventi, adibito alle riunioni religiose o, lasciato a giovani per attività ricreative. L’oratorio è anche considerato un luogo sacro destinato al culto, non per tutti i fedeli, come la chiesa, ma per determinate persone fisiche o morali. Per la legislazione canonica, l’oratorio è distinto in tre classi: * Pubblico: per confraternite, comunità o collegi , con diritto di accesso per gli altri fedeli; * Semipubblico; * Privato o domestico: eretto in case private a favore di una famiglia o di una persona. Gli oratori si diffusero in Italia fin dai primi tempi del cristianesimo, come cappelle isolate , di piccole dimensioni: ebbero grande sviluppo dopo la Controriforma: sovente costruiti nella parte superiore delle chiese o in una delle grandi sale del pianterreno dei conventi. I castelli feudali, ebbero oratori privati, luoghi più intimi per la preghiera. 

ORATORIO DI S.PAOLO A RIVOLTELLA
S. Paolo nacque in Cilicia da una famiglia d’ebrei. Il suo nome originale era Saulo, ma prese successivamente il nome di Paolo dopo aver ereditato la cittadinanza romana, Sulla strada di Damasco, ebbe un’apparizione che lo fece convertire al cattolicesimo, diventando una delle colonne portanti del cattolicesimo. Compì alcuni viaggi missionari ricordati nelle lettere epistolari scritte dallo stesso. Nell’anno 67 a Roma, fu decapitato, per opera di Nerone.
L’oratorio di S.Paolo, fu costruito dalla famiglia Marchetti di Mantova, nel 1700. “Il Visitatore”, lo raggiunge partendo dalla chiesa di S. Zeno e, percorrendo successivamente, mille passi, verso S. Girolamo. La cascina fu usata come essiccatoio del tabacco, dal 1920 al 1970 e attualmente, un gradino di marmo di circa 3 metri, usato come panchina, è l’unico resto dei gradini dell’altare dell’antica chiesa.

Di: Angela G. Ferrari

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