AGRICOLTURA CONSERVATIVA, UN CONVEGNO AD ORZINUOVI

| 7 dicembre 2013

E’ fissato per mercoledì 11 dicembre ad Orzinuovi il convegno sull’agricoltura conservativa organizzato da Condifesa Brescia: un appuntamento per fare il punto su un’innovativa tecnica a basso impatto ambientale che sta prendendo piede anche nelle campagne bresciane.

E’ una tecnica che sta riscuotendo sempre maggiore attenzione ed interesse da parte del mondo agricolo, promettendo minor impatto sull’ambiente e maggior razionalizzazione dei costi: ma l’agricoltura conservativa, per quanto ormai sulla bocca di tutti, rimane una pratica sostanzialmente ancora limitata a pochi intraprendenti pionieri. Questo il motivo che ha spinto il Condifesa di Brescia, l’organismo che gestisce le assicurazioni agevolate dei raccolti agricoli e che in provincia rappresenta 2600 imprese, ad organizzare un’intera giornata completamente dedicata a problematiche e vantaggi della cosiddetta “minima lavorazione”. L’appuntamento con il convegno, emblematicamente denominato “Agricoltura Conservativa: dalla teoria alla pratica”, è in programma per mercoledì 11 dicembre ad Orzinuovi alla Rocca di San Giorgio: organizzato in collaborazione con l’amministrazione comunale, l’evento prenderà il via alle 8.30 con l’accoglienza e la registrazione dei partecipanti, per lasciare spazio dalle 9.30 alle relazioni degli esperti invitati, molti dei quali provenienti dall’estero. Parteciperanno Amedeo Reyneri, ordinario di agronomia all’Università di Torino, Tony Vin e Richard Edwards della Purdue University dell’Indiana, Stati Uniti, Pierlorenzo Brignoli, responsabile scientifico gruppo Eurovix, e Guillome Hulin, Ct Line Manager Kverneland Group. E’ prevista anche una sessione pomeridiana con chiusura dei lavori intorno alle 16.30. La partecipazione è gratuita ma è richiesta l’iscrizione, da effettuare direttamente sul sito www.condifesabrescia.it, dove si può trovare anche il programma completo del convegno.

“L’agricoltura conservativa riveste una grande opportunità strategica per il contenimento dei costi di produzione ed il miglioramento della redditività aziendale – spiega il presidente di Condifesa Brescia Giacomo Lussignoli -. Si tratta anche tuttavia di una tecnica che richiede maggiori competenze rispetto alle metodologie tradizionali, oltre alla necessità di investimenti nel parco macchine che rendono spesso dubbiosi gli agricoltori sulla fattibilità dell’adozione di queste pratiche nella propria azienda. Il nostro convegno, grazie alla presenza di alcuni fra i massimi esperti del settore, punta ad affrontare i diversi aspetti delle lavorazioni conservative e dell’adattamento delle tecniche colturali che ne consegue, al fine di fornire importanti indicazioni pratiche e scientifiche per sensibilizzare gli operatori del settore su questo tema”.

UFFICIO STAMPA CONDIFESA BRESCIA- Consorzio Difesa Colture Intensive

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