ADIGE – BERICO E GARDA IN RETE

| 1 luglio 2005

Le città di Verona,Vicenza, Mantova, Brescia e Trento ipotizzano una strategia di intervento unitaria per i servizi al territorio


Sogno o son desto? Questa è la domanda che si stanno facendo in molti dopo aver seguito l’importante convegno tenutosi al palazzo Gran Guardia di Verona e che ha visto coinvolte oltre alla città scaligera le città di Vicenza, Mantova, Brescia e Trento. Sentire gli Amministratori parlare di collaborazione, di integrazione, di rete e proporre la creazione di un ufficio che sovrintenda al coordinamento per “unificare” un’area metropolitana di 3.500.000 persone (che produce il 7,6% del valore aggiunto dell’intera nazione) e cercare di soddisfare le richieste dei Cittadini, beh, è stata proprio una grande sorpresa. D’altra parte non è possibile pensare di affrontare le sfide del prossimo futuro con la visione campanilistica, con il provincialismo e con la mentalità della “parrocchia”. Temi come ricerca, infrastrutture e turismo, vanno affrontati in coordinamento e pensando agli “altri”, alla concorrenza, ma anche agli alleati. Temi che non possono venire delocalizzati, che hanno una forte valenza sociale ed economica e che possono far vincere, se gestiti correttamente, la concorrenza europea e dare speranza ai futuri cittadini di questa grandissima comunità. L’iniziativa che ha visto Verona nelle vesti di Capofila, è la prima in Italia e troverà, senza dubbio forti sostenitori, ma anche forti oppositori. Per questo è necessario battersi per la riuscita di questo “piano strategico” che vede coinvolte realtà eterogenee dal punto di vista storico, culturale e amministrativo, ma omogenee dal punto di vista economico, territoriale e infrastrutturale.

Di: Carlo Gheller

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