Acqua pubblica o privata? REFERENDUM IL 18 NOVEMBRE

| 5 ottobre 2018
7851C249-1F36-4D9A-9554-18EC7EE119A7

Saranno i cittadini della provincia di Brescia per primi a votare il referendum il 18 novembre prossimo. I residenti della provincia dovranno decisere se avere una gestione interamente pubblica, oppure aprire l’ingresso di privati come prevede Acque Bresciane Srl, la società a capitale interamente pubblico che gestisce il servizio idrico integrato sul territorio.

Il Presidente della Provincia di Brescia, Pier Luigi Mottinelli, ha decretato di convocare i Comizi Elettorali per il referendum consultivo sull’acqua pubblica domenica 18 novembre, con apertura dei seggi dalle ore 8.00 alle 22.00. Il quesito referendario, già approvato, è stato reso noto:

«Volete voi che il gestore unico del servizio idrico integrato per il territorio provinciale di Brescia rimanga integralmente in mano pubblica, senza mai concedere la possibilità di partecipazione da parte di soggetti privati?».

Gli elettori potranno votare SI per sostenere la gestione pubblica del servizio, NO per caldeggiare l’apertura ad imprese private. La notizia della scelta della data giunge dopo un lungo percorso burocratico, iniziato a marzo 2017 quando era nato il Comitato referendario. Il Comitato Acqua pubblica di Brescia, che da oltre dieci anni si batte per un’acqua interamente in mano pubblica, sta sensibilizzando l’opinione pubblica sulle problematiche di una temibile privatizzazione . E’ arrivato un appello anche dalla Diocesi di Brescia, che ribadisce «la necessità di evitare nella gestione del ciclo dell’acqua potabile la possibilità di guadagni individuali o di società. Ciò si può realizzare attraverso una gestione pubblica che agisca direttamente, puntando poi al coinvolgimento di strutture non profit». «Il punto nodale – afferma il responsabile dell’Ufficio, Enzo Torri – è che tutti i proventi derivanti dalle bollette dei cittadini e dagli investimenti, pubblici e non, vadano a beneficio del servizio piuttosto che a enti privati. La commissione invita pertanto i cittadini bresciani ad approfondire questo importante tema della difesa dell’acqua comune sia ai fini della partecipazione a questo referendum che per effettuare una scelta più consapevole». In tutti i comuni si stanno organizzando assemblee, incontri, convegni ma con poco riscontro mediatico. L’utilizzo di un bene primario e insostituibile quale l’acqua rappresenta una scelta etica prima che economica e votare al referendum è una importante opportunità per i bresciani che per primi potranno esprimersi il 18 novembre.

A.F.

Tags: ,

Commenti

×