Basso Garda SANGUINOSE SCOPERTE 2010

| 1 aprile 2010
diavolo

Il triangolo dei riti misteriosi è compreso fra Rivoltella, San Martino e Colombare. Qui negli ultimi tempi sono stati scoperti i resti di cerimonie notturne realizzate utilizzando teste mozzate di pecora, di gallo e gallina con effetti decisamente “horror”.

Si tratta di riti propiziatori, esoterici, massonici, addirittura di messe nere ? Tutte le ipotesi sono buone anche se sembra prevalere la tesi dei riti propiziatori celebrati in occasione dell’equinozio di primavera. Di certo c’è che i rinvenimenti, decisamente macabri e raccapriccianti, delle tracce di questi riti si sono susseguiti in questi ultimi mesi e giorni nel triangolo compreso fra Rivoltella, San Martino e Colombare di Sirmione. Più in dettaglio ha interessato via Caleppini e via Colombarola, un’area di campagna collegata da stradine sterrate e pochissimo frequentate, specie di notte. La sequenza dei fatti che hanno suscitato grande curiosità in tutto il basso Garda ha inizio circa un mese fa con un primo rinvenimento, a lato di via Caleppini, di un vassoio con farina ed un cero consumato. Ma nessuno vi dà alcun peso. L’allarme scatta domenica 21 marzo, primo giorno di primavera e poi, martedì 23. In entrambi i casi si tratta di episodi orripilanti. Nel giorno dell’equinozio di primavera, cioè nella notte fra sabato 20 e domenica 21, qualcuno celebra un rito in via Colombarola a poca distanza dall’isola ecologica. Al mattino un passante segnala la presenza sulla ghiaia a lato della strada di alcune teste mozzate. Si tratta di pecore. Sei teste, tutte raggruppate, sono fissate al terreno da 6 o 7 lunghi chiodi infissi nel cranio fino a trapassarlo. Sono state cosparse di una sostanza rossastra alla quale è stato poi dato fuoco. Una settima testa mozzata di pecora, posata sopra un vassoio con farina gialla, si trova a terra ad una ventina di metri di distanza con accanto una lattina di birra. E subito c’è chi grida alle messe nere. Il mistero c’è perché non è semplice trovare simile materiale. Intervengono gli agenti della Municipale che prelevano le teste e le consegnano all’Asl che dovrà accertare se ci sono stati maltrattamenti agli animali uccidendoli conficcando in testa i chiodi o se, com’è probabile, il rito è stato fatto con animali già morti. E mentre la notizia si diffonde suscitando curiosità, sgomento, critiche ecco arrivare martedì 23 un nuovo allarme. In via Caleppini infatti il proprietario di un terreno agricolo segnala la presenza, sul ciglio della strada dei resti di un altro stranissimo quanto altrettanto macabro rito. Stavolta in un vassoio vengono rinvenute parti di un gallo e di una gallina decapitati e con le zampe mozzate. Il sangue è stato versato nel vassoio dove sembra esservi anche del granturco. A lato ci sono due bottiglie, una di un liquore brasiliano marca Veiho Brreiro, 4 candele bianche, mozziconi di sigaretta ed un sigaro. A lato sopra un foulard rosso sono state lasciate in bell’ordine 3 bottiglie semipiene di spumante con infilate tre rose rosse; circondano 3 mele con 3 mozziconi di sigaretta ed un rossetto da donna. Poco distante viene trovata una boccetta di profumo. Anche in questo caso sono intervenuti gli agenti della polizia municipale ed il comandante Carlalberto Presicci che sta cercando di individuare l’origine di questi riti. Questi sono i fatti. Ed a Desenzano ma anche a Sirmione e in tutta l’area del basso Garda tutti si interrogano su cosa stia effettivamente accadendo e chi siano gli autori dei misteriosi riti.

Di: Ennio Moruzzi

Tags: , ,

Commenti

Salvato in: ATTUALITA'
×