3 Febbraio SAN BIAGIO

| 2 febbraio 2005

3 febbraio: la benedizione della gola
SAN BIAGIO 


Si celebrava così, in un passato ricco di suggestione, la festa dedicata al vescovo di Sebaste (Armenia), divenuto San Biagio per l’appunto. Un rituale che prevedeva l’unzione con l’olio santo o la sovrapposizione di due candele incrociate sul quel tratto sottile, ma carico di funzioni e simbologie, che collega il capo, sede del cervello, al corpo, strumento dell’azione.

Cavriana (Mn) Una benedizione della gola è di per sé tutta l’antica fiera di Cavriana in onore del Santo. Dalla domenica precedente il 3 febbraio alla domenica successiva, l’incantevole borgo morenico, la cui pieve romanica del 1195 vale una piacevole escursione, si anima e festeggia, riempiendo di circa 50 bancherelle tutta l’arteria principale che conduce, tortuosa, alla piazza Castello, cuore della cittadina mantovana.
E’ lì che troverete un tesoro della gola che non conosce tempo: la torta di San Biagio. Fedelissime alla ricetta originale che fu tramandata dai caprai, le brave massaie di Cavriana realizzano annualmente un’enorme crostata dal diametro di 3 metri con l’ingrediente principe delle mandorle e la offrono, vestite con abiti di foggia medievale, a tutti i visitatori. E puntualmente noi, cultori del palato, già storditi dai profumi della festa ed ubriachi dei numerosi giri sulle giostre, subiamo senza opporci questo attentato alla panza che di fatto è un’irresistibile seduzione vecchia di ben 450 anni. Golosi, non mancate!

Torta di San Biagio
Ingredienti: Per la pasta: Farina bianca 400 g.- Burro o strutto 80 g. – Zucchero 80 g. ,Vanillina , Scorza di limone grattugiata Per il ripieno: Mandorle sbucciate 300 g. – Zucchero 100 g., 2 Uova , Cioccolato fondete tritato 100 g.
Esecuzione: Preparate una pasta brisé amalgamando gli ingredienti con l’aggiunta di un po’ di vino bianco, se occorre. Tritate finemente le mandorle e unitele agli altri ingredienti, amalgamandoli bene. Stendete 2/3 della pasta nella tortiera, versatevi sopra il ripieno, stendendolo bene e coprite con la pasta rimanente ritagliata a striscioline. Cuocere in forno a 150° per 30 minuti circa. Si suggerisce di gustare questa prelibatezza con l’armoniosa compagnia di un Regoletto, squisito passito di Lugana. Da servire fresco!




 

Di: Elena Pellegrini

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