Museo Archeologico dell’Alto Mantovano

| 5 marzo 2012
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Riaperto il Museo Archeologico dell’Alto Mantovano con il riallestimento delle due sale dedicate ai siti palafitticoli. I siti palafitticoli di Bande di Cavriana e Castellaro Lagusello, recentemente inseriti dall’UNESCO nel patrimonio mondiale della Umanità, sono proposti al pubblico con nuove vetrine, l’esposizione di nuovi manufatti corredati da testi e didascalie bilingui (It.- Eng.) ed il rifacimento degli impianti di illuminazione. Contestualmente è attualmente in mostra un nucleo di oggetti provenienti dalla palafitta di Barche di Solferino, concessi in deposito temporaneo dalla Direzione dei Civici Musei di Arte e Storia di Brescia che li custodiva da tempo. L’inaugurazione, il 5 febbraio scorso, ha visto la opartecipazione della Soprintendente ai Beni Archeologici della Lombardia, di rappresentanti delle Istituzioni Provinciali e Comunali dell’Alto Mantovano e di numeroso pubblico. La sera stessa,nella Sala Civica del Comune di Cavriana, dopo un breve saluto del Sindaco Tondini, del Sindaco di Monzambano e dei responsabili dei Sistema Museale mantovano, sono state presentate le relazioni scientifiche sull’argomento. Ha aperto i lavori la relazione della Soprintendentre, dottoressa Raffaella Poggiani Keller sul progetto relativo ai siti palafitticoli dell’Arco Alpino – promosso dalla Svizzera – e sull’iter seguito dal nostro Ministero per l’inserimento di quelli italiani. Si consideri che sui circa 1000 siti palafitticoli europei, ne sono stati selezionati solo 100, dei quali 19 italiani e in particolare 10 nell’immediato intorno del Lago di Garda. Di questi, ben due sono stati scavati, studiati e valorizzati, nel corso di un quarantennio, dal Museo Archeologico e dal Gruppo Archeologico di Cavriana. Successivamente il dottor Marco Baioni e la dottoressa Claudia Mangani – rispettivamente Direttori dei Musei Archeologici di Gavardo e di Desenzano – hanno illustrato le caratteristiche fondamentali, di tutti i siti selezionati, soffermandosi sulle loro caratteristiche strutturali e culturali. Solo a loro compete il merito di aver raccolto, ordinato e presentato tutte le documentazioni scientifiche indispensabili. Infine, il dott. Adalberto Piccoli, che diresse gli scavi dei due siti di Bande di Cavriana e Castellaro Lagusello, ha presentato una serie di documentazioni fotografiche sulle ricerche a Bande , evidenziando anche le numerose testimonianze di interazioni culturali con altre popolazioni emerse dallo studio dei materiali raccolti. Ha rimandato l’esposizione delle ricerche a Castellaro Lagusello riservandola per un nuovo evento che si terrà prossimamente a Monzambano

R.P.

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