Milano – LA RAI RACCONTA L’ITALIA

| 11 giugno 2014
RAI TV

Milano

Un’avventura dall’Italia nel mondo

Dopo il successo di Roma, è approdata a Milano la mostra ‘1924- 2014 La Rai racconta l’Italia’, che ripercorre i 90 anni della Radio e i 60 anni della Televisione pubblica. Alla Triennale, nello spazio espositivo subito dopo l’ingresso Triennale di Milano viene in questo modo reso omaggio ad una delle più importanti istituzioni culturali del Paese ricordando gli eventi più importanti raccontati dai giornalisti della Rai e i programmi più significativi della sua storia iniziata nel 1954. Il percorso di visita si snoda attraverso nove sezioni diverse, che vanno dalla cultura, alla scienza, dalla politica, allo sport, curati da personaggi come Andrea Camilleri, Piero Angela, Bruno Vespa e Bruno Pizzul. In esposizione vediamo anche l’esempio di uno studio televisivo degli anni Settanta, una delle prime moto con cui gli operatori seguivano il “Giro d’Italia” di Ciclismo, opere di pittori come Guttuso e De Chirico oltre ad un bozzetto del celebre “Cavallo” di viale Mazzini, microfoni di ogni epoca. Una sezione è dedicata ai costumi di scena, arricchita con modelli realizzati per la sede Rai di Milano: si possono ammirare molti costumi indossati da Mina, Raffaella Carrà, Luciana Litzzetto, Nino Frassica, Belen Rodriguez e un importante abito disegnato da Gianfranco Ferré per Lorella Cuccarini in una edizione del Festival canoro di Sanremo. Trai cimeli, anche il manoscritto del film “L’albero degli zoccoli” di Ermanno Olmi (“Palma d’oro al Festival di Cannes, 1978) e il “Leone d’oro” vinto dal film “Sacro Gra” all’ultimo Festival del Cinema di Venezia nel 2013. Rispetto alla versione romana,  l’esposizione attuale si è anche arricchita di due nuove sezioni, ideate per la tappa milanese: la prima è dedicata alla ‘Domenica sportiva’, la trasmissione più longeva al mondo ancora in onda, e la seconda al laboratorio di fonologia musicale di Milano, progettato e realizzato in corso Sempione dal fisico Alfredo Lietti, di cui si sono serviti musicisti come Luciano Berio e Bruno Maderna. A chiusura del percorso espositivo una sezione tematica documenta l’attività del CRIT-Centro Ricerche e Innovazione Tecnologica della Rai la cui istituzione risale al 1930. Partendo dalle origini della progettazione si arriva al domani, raccontando il futuro della tecnologia di casa Rai. Una sezione a parte, una mostra dentro la mostra, curata da Marcello Sorgi, è dedicata alla storia della Radio – “nata” trent’anni prima –  narrata attraverso la voce dei protagonisti e molti materiali inediti. Qui trovano casa nove postazioni tematiche interattive che offrono al visitatore una selezione di novanta anni di programmi radiofonici, una colonnina interattiva del Radiocorriere, cimeli come l’ “Uccellino” dei programmi radiofonici, documenti come il libretto contenente le “Norme per la redazione di un testo radiofonico”, scritto da Carlo Emilio Gadda nel 1973. Il pubblico può partecipare attivamente attraverso una ricca selezione tematica di contributi audio-video e programmi integrali, godibili attraverso comode postazioni interattive di facile consultazione che vedono il coinvolgimento di “Rai Teche” e del “Centro Produzione Rai di Roma”.                                                                                                         “La storia della Rai e’ anche la cronaca della storia del Paese” , ha ricordato Costanza Esclapon, direttore comunicazione e relazioni esterne della Rai e curatrice della mostra. “ Il nostro desiderio è che il visitatore passeggiando tra le sezioni della mostra possa sentirsi dentro la storia – ha spiegato – rivedersi e scoprirsi partecipe di una storia collettiva attraverso e con il proprio bagaglio di ricordi e di emozioni ma con uno sguardo al futuro”. “La tv e la radio sono stati i più’ potenti strumenti di comunicazione in tutto il mondo e nel nostro paese”, ha aggiunto il Presidente della Triennale Claudio De Albertis, che ha sottolineato come la Rai sia stata “determinante per la crescita civile e culturale del Paese”. Dopo Milano, la mostra, ad ingresso gratuito, andrà a Napoli e a Torino.

Palazzo della Triennale – Viale Alemagna 6, Milano; fino al 15 Giugno 2014                                                                                                                                                        orari: martedi-domenica 10.30-20.30; giovedi 10.30-23; Tel. 02-724341; www.triennale.it

Fabio Giuliani

 

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