Milano – GRANDART. Modern & Contemporary Fine Art Fair

| 13 novembre 2017
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“Classici” del Novecento e “nuove generazioni” in bella mostra

“Sono sempre più convinto che solo un sano e giusto equilibrio tra l’esecuzione tecnica e l’idea formi la vera opera d’Arte. E’ inutile dire il contrario… la linea, la fusione, il mistero dell’impasto, il chiaroscuro ecco quello che fa parlare le cose nel quadro. Ecco l’idea eterna. Il soggetto viene poi.” Con queste parole Umberto Boccioni, artista futurista e non solo, esprimeva, nei primi anni del XX secolo, il suo pensiero riguardo il “fare arte”, oltre la tecnica in sé, per una visione poetica e stato mentale.

Tale citazione era riportata all’ingresso dello spazio “The Mall” nel distretto di Porta Nuova, che per quattro giorni ha ospitato la prima edizione di “GRANDART”, promossa da Ente Fiera Promoberg e da Media Consulter, in collaborazione con ANGAMC (l’Associazione Nazionale Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea), che s’inserisce nel panorama fieristico milanese come una vera novità.               Una fiera dell’arte moderna e contemporanea innovativa, che si muove in quel perimetro della pittura, della scultura e delle arti applicate che mantiene uno stretto legame con le tecniche artistiche, con la poetica dei materiali e con la storia dell’arte. Un buon nucleo di gallerie italiane e internazionali sono state selezionate da un Comitato scientifico, composto da Bianca Cerrina Feroni, giornalista e critico, Martina Mazzotta, curatrice, Angelo Crespi, giornalista e critico, Stefano Zuffi, storico dell’arte, scelte basandosi su criteri in cui i valori del “saper fare” e la tensione verso soluzioni chiamino in causa la categoria di bellezza, da rintracciare nel presente. Ad una serie di protagonisti del panorama classico-moderno, tra i quali spiccano vere e proprie riscoperte, erano affiancati alcuni note figure dell’arte contemporanea e di giovani emergenti. Come ha affermato Crespi, “GRANDART vuole essere una fiera che omaggia la tradizione pittorica italiana in una città, Milano, che ha visto nascere e affermarsi alcuni importantissimi movimenti artistici, come lo Spazialismo di Lucio Fontana, l’arte cinetica, l’arte nucleare, il Realismo esistenziale e altri ancora, ma anche vent’anni di distanza da quell’Officina milanese che aveva nella figurazione la sua cifra espressiva più caratteristica”.                                                                                                    Dopo la serata inaugurale ad inviti, negli altri giorni aperti al grande pubblico, alle ore 17 si sono tenute riunioni dedicate denominati “Conferenze editoriali”: venerdì 10 Cesare Biagini Selvaggi, Direttore Editoriale del mensile “Exibart” ha presentato il libro “222 Artisti emergenti su cui investire 2018; sabato 11 Alessandra Redaelli ed Angelo Crespi nell’incontro “Famolo strano”…Tecnica e talento nell’arte contemporanea, e presentazione del libro “Keep calm e impara a capire l’arte” (New Compton Editori); domenica 12 è stata la volta di Elena Pontiggia a presentare il libro “Arturo Martini. La vita in figure” (Johan&Levi Edizioni)

Per informazioni varie sull’evento e per rivedere immagini e brevi filmati: Segreteria Organizzativa: Sergio Radici, Tel. 347 2556084; www.grandart.it

Fabio Giuliani

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