Desenzano del Garda: a proposito di PORTI

| 30 ottobre 2006
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Fraglia Vela Desenzano e Lega Navale Italiana propongono che l’ampliamento del porto pubblico di Desenzano e Rivoltella sia riservato alle barche a vela ed ai natanti a motore con un limite di 40 cv.

Il lago di Garda, nel suo insieme, è il teatro del sistema turistico che tutti i paesi del lago utilizzano per le proprie attività. Il Turismo del futuro, se vuole vincere la sfida che oggi la globalizzazione impone, si deve basare su due pilastri: Ambiente e Cultura. Sia per quanto riguarda l’ambiente che la cultura, le nostre associazioni sono impegnate da anni con le loro attività che si svolgono sulle acque del Garda, e sono perfettamente a conoscenza dei problemi ambientali che possono influire sulle qualità stesse delle acque del lago. Il turismo del diporto nautico pur essendo una parte dell’intero sistema turistico deve essere messo in condizione di fare la sua parte nel rispetto dell’ambiente. Spesso, negli ultimi anni, si è sentito parlare di esigenza di ulteriori posti barca. I porti pubblici, non devono essere considerati al pari di un parcheggio, ma devono essere dei marina veri e propri, fornitori di servizi (naturalmente a carico di chi ne usufruisce), quali luce, acqua, guardianeria, isole ecologiche per il recupero delle acque di sentina, di oli esausti, di batterie esaurite etc. (non dimenticatevi che anche le barche a vela hanno un motore a bordo), al fine di rendere il diportista …. ecologico. Altro aspetto molto importante è che un porto pubblico deve essere a disposizione di chi in giro per il lago, ci va sempre, 12 mesi all’anno, e quindi barche a vela e piccoli natanti in genere usati da pescatori, sia sportivi che professionisti, poiché la ridotta velocità fa sentire meno il freddo nei mesi autunnali. Pensare ad un porto per chi va in acqua 3/4 mesi l’anno è un errore. In questo caso, per non consumare ulteriormente il litorale, che non è infinito, è invece opportuno pensare a rimessaggi con scivoli e/o gru per l’alaggio (come già avviene in molti rimessaggi privati). Se si pensa di allargare e/o ristrutturare i porti già esistenti, prima di crearne di nuovi, sarebbe auspicabile, chiarire sin d’ora l’utilizzo che se ne potrà fare, e quindi nella progettazione tener conto del tipo di imbarcazioni che ne usufruiranno. Desenzano è da un po’ di tempo di fronte ad un bivio : occorrono scelte coraggiose e lungimiranti e queste le devono far proprie i politici e gli amministratori, cui spetta l’onere di legiferare in materia. Sicuramente la Fraglia Vela di Desenzano e la Lega Navale Italiana sono in grado di garantire uno sviluppo futuro che va nella direzione della VELA. Una scelta di questo tipo sarebbe un segnale importante per tutto il lago e se Desenzano vuole aspirare ad essere la capitale del Garda deve trovare il coraggio di farlo.

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