Vicini di banca

| 15 febbraio 2021
Beppe Rocca

Nel mese di settembre dell’anno scorso lo avevamo salutato in occasione del traguardo della pensione. Oggi che il saluto è più doloroso e definitivo, sentiamo già il peso di un’assenza che si farà sentire non solo tra i colleghi e soci di BTL, ma tra i tanti amici che la sua smisurata capacità di stare in compagnia in ogni ambito e occasione gli ha fatto guadagnare

Dire con le parole che Beppe fosse legato ai suoi colleghi di banca come ad una famiglia, non rende appieno il senso di un’appartenenza così particolare e originale. Che andava oltre l’aspetto strettamente professionale, chiedetelo a chiunque dei colleghi che lo hanno conosciuto. Non solo perché Beppe ha vissuto per ben quarant’anni le vicende prima della Cassa Rurale di Bedizzole, poi BCC Bedizzole Turano Valvestino e infine quella BTL. Ma perché la sua curiosità e innata capacità di empatia, lo ha portato a costruire innumerevoli relazioni e amicizie, in ogni ruolo e contesto, a Bedizzole come a Pompiano e a Brescia, con naturalezza e semplicità.

Non è un caso se a Beppe, tra i tanti incarichi svolti prima in filiale, poi all’ufficio legale, è legata l’attività di marketing e pubbliche relazioni in banca. L’archivio storico di BTL custodisce due faldoni che rappresentano il lavoro più significativo svolto in questi anni con la nascita dell’house organ di BCC Bedizzole, “Sottotraccia”, da lui creato e diretto dal 2004 al 2015. Rileggendo le centinaia di titoli, articoli, interviste contenute in queste pagine, ritroviamo molto dello stile di Beppe, nello scrivere come nell’approcciare la vita.

Ma grazie alla professionalità e alla capacità di ascoltare i propri interlocutori, grazie al lavoro giornalistico di Beppe possiamo oggi ritrovare uno spaccato della presenza della BCC sul proprio territorio. Storie di gente comune che diventavano uniche grazie alla sua penna, iniziative del territorio che venivano descritte facendo sentire il sapore genuino e autentico delle nostre comunità. Un modo di guardare alla realtà in modo “popolare” ma mai banale e scontato, da vero narratore del credito cooperativo.

Un ricordo personale, tra i tanti degli anni passati insieme in banca, è legato poi alle belle serate organizzate con Beppe in occasione delle premiazioni delle borse di studio della BCC di Bedizzole al teatro don Gorini di Bedizzole. Ogni anno un evento, diverso, a fare da cornice a decine di giovani studenti premiati per il merito scolastico. Serate preparate come fossero trasmissioni televisive, con una regia, ospiti e storie da mettere al centro in un clima di leggerezza. Erano le occasioni in cui al giornalista subentrava il regista teatrale che era in lui, e nelle quali, a dire il vero, c’era da contenere più che stimolare la sua creatività.

Riderebbe Beppe di questa attenzione, lui che era abituato a raccontare le storie degli altri. Ma vogliamo pensare che non si sia fermato, che continuerà a giocare sapientemente con le parole, a raccontarci con saggia leggerezza le vicende di persone e fatti del nostro mondo, a condividere sorrisi e compagnia in abbondanza, senza misurare il tempo e le persone, sempre giovane, sempre con noi. A tanti oggi manca la sua presenza, manca anche solo la semplicità di due chiacchere o una telefonata per commentare un fatto, un ricordo, una partita di calcio.

Con affetto, ciao Beppe.

Alberto Comini

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