Verona, 2012: Pregare nell’ebraismo, cristianesimo, islamismo, induismo e buddhismo

| 20 marzo 2012
5_preghiera Andrea_Mantegna

Seconda giornata di studi su criticità e prospettive nella preghiera giovedì 22 marzo dalle 9 alle 18 con Marco Damonte e sette studiosi alla Fondazione Centro Studi Campostrini. Indagare la preghiera nelle sue criticità e prospettive nelle diverse tradizioni religiose, è uno degli obiettivi della giornata di studi “Il pregare difficile: criticità e prospettive nelle diverse tradizioni religiose” che si tiene il 22 marzo dalle 9 alle 18 nel Centro studi del fenomeno religioso della Fondazione Centro Studi Campostrini in via Santa Maria in Organo, 4, a Verona. «Le religioni considerate sono state scelte in base a tre criteri – spiega Marco Damonte –: diffusione geografica, interazione con l’Europa e attenzione esplicita al tema della preghiera. Si è così deciso di far intervenire studiosi delle tre religioni monoteiste e delle due principali religioni orientali: ebraismo, cristianesimo, islamismo, induismo e buddhismo. Ciascuno di loro discuterà aspetti ben precisi, utilizzando approcci disciplinari diversi». Sette studiosi approfondiranno l’ipotesi teorica che sta sviluppando Marco Damonte nel suo progetto di ricerca in Filosofia della religione “La preghiera: dall’intenzionalità orante al dialogo con Dio”, apportando ciascuno il punto di vista di una religione diversa, dall’Occidente all’Oriente, per indagare il rapporto tra la preghiera e la meditazione, le implicazioni giuridiche legate alla preghiera e l’analisi della preghiera nei testi oggetto di rivelazione divina. Nel caso del cristianesimo si affronteranno questioni più pratiche, volutamente legate all’attualità, come il valore della preghiera nel processo ecumenico, nella vita monastica e religiosa, e nella pastorale giovanile.

Intervengono:

  • Roberta Aluffi Beck Peccoz (docente di Diritto privato comparato, Università di Torino)
  • Gianfranco Bonola (docente di Storia delle religioni, Università di Roma Tre)
  • Alberto Pelissero (docente di Filosofie, religioni e storia dell’India e dell’Asia centrale, Università di Torino)
  • Daniela Turato (monaca nella Piccola Famiglia della Resurrezione a Marango di Caorle, Venezia)
  • Gianfranco Venturi (docente di Pastorale liturgica, Università Pontificia Salesiana di Roma)
  • Ugo Volli (docente di Filosofia e teoria dei linguaggi, Università di Torino)
  • Adalberto Mainardi (monaco nella Comunità di Bose)

Maco Damonte ha conseguito il titolo di Bacellierato in Teologia con una tesi sul lume dell’intelletto in Tommaso e Bonaventura. Ha approfondito il tema gnoseologico per la laurea magistrale in Filosofia e nel corso del dottorato in Filosofia ha affrontato una ricerca sui fondamenti della conoscenza che hanno una rilevanza metafisica e teologica per gli epistemologi riformati. Ha quindi ampliato la sua ricerca indagando il ruolo che la teologia naturale riveste nella filosofia analitica della religione formulando la proposta per una nuova teologia naturale.

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