VERNICI ECOLOGICHE

| 30 maggio 2008
Grass with Rollerbrush. 3d

Vernici ecologiche e carte da parati che sfruttano l’isolamento termico: come arazzi di colore sulle pareti, per ritrovare un equilibrio con l’ambiente, per divenire parte di una variopinta simbiosi con gli spazi della nostra casa e di tutta la natura che la circonda… 

Le tinteggiature sono da sempre state utilizzate per proteggere da umidità e infiltrazioni i muri, per decorarli con motivi o colori che siano in perfetta armonia con gli ambienti delle nostre abitazioni e che riflettano l’esigenza di serenità e benessere dei loro inquilini. Diverse sostanze additive, come solventi, pigmenti, leganti, compongono le vernici: i leganti servono a incollare i pigmenti, i quali conferiscono il colore, mentre i solventi facilitano la stesura delle pitture. Tra i leganti della bioedilizia ci sono sostanze come la calce, le colle, gli olii e le resine naturali; i solventi più comuni sono invece acqua, alcool e idrocarburi naturali, mentre i pigmenti, quando non sono di origine vegetale, sono di solito formati da terre colorate. Le funzioni degli additivi utilizzati sono le più varie: possono facilitare la formazione di pellicole, migliorare la lavorabilità delle tinte oppure impedire la formazione di muffe o accelerare l’essicazione. Nelle tinture utilizzate di solito sono presenti diverse sostanze tossiche e cancerogene dannose per l’uomo e per l’ambiente. Per questo nella bioedilizia le vernici scelte hanno particolari caratteristiche che mirano a ridurre quanto più possibile gli effetti inquinanti e nocivi: vengono infatti utilizzate tinteggiature naturali a base di calce o silicati, traspiranti ed igieniche. Sono spesso di origine vegetale e minerale, emulsionate in olii vegetali ed acqua e biodegradabili. Tra le pitture naturali più diffuse, quelle a base di calce che serve sia da legante che da pigmento e disinfettante, con un effetto battericida e antimuffa. La calce è molto resistente all’umidità e agli odori ma poco al tempo: richiede infatti di essere applicata almeno ogni tre anni. Esistono anche tinteggiature alla caseina, ricavate da questa proteina del latte, usata come adesivo e fissativo per il colore. Viene ottenuta mischiando latte fresco con limone o aceto, ricavando un composto che poi viene immerso in una soluzione di acqua e calce. Con l’aggiunta di olii queste superfici sono facilmente lavabili e diventano antimuffa se nella loro composizione sono state previste importanti dosi di calce. Altre pitture sono ottenute con resine vegetali, a base di olio di lino. Hanno un aspetto molto brillante e sono adatte ad ogni tipo di superficie: la sola controindicazione è che rispetto ad altre vernici contengono sostanze più facilmente infiammabili. Altre tempere ecologiche sono quelle al latte e all’uovo che includono nella loro composizione anche gesso, collanti vegetali o colla alla caseina. Il tuorlo d’uovo serve come legante. Si tratta di pitture molto traspiranti ma poco resistenti all’umidità e non lavabili. Eventuali superfici in legno, secondo le regole della bioedilizia, vengono solitamente trattate con olii vegetali e cere. Oltre a queste tinteggiature ricavate da sostanze offerte dalla natura e per questo il meno nocive possibili per l’ecosistema, esistono anche altre soluzioni, come carte da parati formate da cellulosa, materie plastiche, fibre naturali e sintetiche. Le più compatibili con l’ambiente sono quelle di cellulosa, non plastifi cate e riverniciate con tinte alla caseina. Il vantaggio principale di alcune carte da parati è il loro effetto termico che mantiene costante la temperatura nell’ambiente dove sono state applicate: non solo un ornamento, ma anche una garanzia di risparmio energetico e di minore inquinamento atmosferico.

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