Venezia – WILLIAM MERRITT CHASE (1849-1916): un pittore tra New York e Venezia

| 22 maggio 2017
William Merritt Chase 2

Una ricognizione esemplare di un artista poco noto da riscoprire

William Merritt Chase 1

“Dio mio (…) preferirei andare in Europa che in paradiso”

William Merritt Chase (Niveneh, 1849-New York, 25 ottobre 1916) fu pittore statunitense, noto per il suo impegno a favore dell’Impressionismo e per le sue doti di insegnante. Nato nello stato dell’Indiana a Williamsburg (oggi Niveneh), divenne allievo di B.S. Hays ad Indianapolis e di Joseph Oriel Eaton a New York, così come, durante il suo soggiorno in Europa, di Karl von Piloty a Monaco di Baviera. Stabilì la sede della sua scuola personale a New York dopo aver insegnato per qualche anno all’Art Students League, dove ebbe per allievi, fra gli altri, Lucia Fairchild Fuller e suo marito Henry Brown Fuller. Lavorò su ogni genere di supporto e con ogni tecnica:   olio su legno, pastello, inchiostro, ed altro, affrontando temi diversi, tra paesaggi, nature morte, nudi, scene familiari, ritratti, sebbene a renderlo famoso furono questi ultimi, poiché numerose personalità aspirarono ad essere ritratte da lui. Gli furono conferite molte onorificenze e divenne membro della National Academy of Design di New York. Diresse anche per dieci anni la Società degli Artisti Americani, ma poi fu accolto nel gruppo dei dissidenti, i “Ten American Painters” per prendere il posto di John Henry Twachtman, deceduto nel 1902. Celebre figura nei circoli artistici internazionali, Chase è stato un pittore innovativo che ha saputo ritrarre, attraverso una tecnica ispirata dall’osservazione dei maestri dell’arte europea antica e contemporanea, la vita della borghesia nordamericana. In circa quarant’anni di attività raffigurò nelle sue opere l’energia di una nazione agli albori del XX secolo, restituendo i cambiamenti dinamici di una società – prevalentemente composta dalla famiglie di ascendenza anglosassone e protestante – che inizia a popolare i parchi cittadini di New York, le spiagge di Long Island e ad interessarsi alla cultura, visitando mostre e studi d’artisti. Oltre a questi luoghi, Venezia rappresenta per lui una città d’elezione, qui studiò i grandi pittori del passato e al contempo si confrontò, durante il soggiorno lagunare dal 1877 al 1878, con gli autori che lavoravano in città. “Venezia m’incanta. E’ il luogo più artistico dove sia mai stato.” Autore cosmopolita, nel corso degli anni Ottanta dell’Ottocento affiancò a frequenti viaggi oltreoceano un’intensa attività espositiva in America ed Europa, divenendo una figura di riferimento per giovani pittori statunitensi – tra cui, tra gli altri, Georgia O’Keeffe, Joseph Stella ed Edward Hopper – anche grazie al suo ruolo di insegnante e mentore svolto prima presso l’Art Students League e la Brooklyn Art School, in seguito alla Chase Art School che nel 1898 verrà rinominata New York School of Art. Al ruolo istituzionale all’interno delle accademie, nelle estati tra 1903 e 1913 Chase affianca quello di maestro e guida, accompagnando i suoi studenti in soggiorni studio nei maggiori centri europei. Considerato già dai contemporanei uno dei massimi interpreti della pittura americana, espone alle principali rassegne statunitensi ed europee, tra cui la Biennale di Venezia nel 1901 e l’Esposizione Internazionale di Roma nel 1911. Tornato per l’ultima volta a Venezia con gli allievi nell’estate del 1913, morì nel ‘16 nella sua casa di Stuyvesant Square. Il necrologio sul “New York Times” ben colse la sua personalità d’artista: “La letizia era l’idioma che usava per renderci consapevoli del multiforme fascino del mondo visibile. Le cose che sarebbero andate perdute le ha conservate per noi: fuggevoli atteggiamenti inconsci dei bambini, improvvisi mutamenti di colore che cambiano in un batter d’occhio, il ritmo di una tenda che ondeggia a ogni alito di vento. (…) Con la morte di William Merritt Chase l’America perde un artista il cui contributo probabilmente riceverà maggiore plauso nel prossimo secolo.” Doveroso era quindi un tributo-omaggio nei suoi confronti da parte della Fondazione Musei Civici veneziani con una vasta retrospettiva – in anteprima assoluta europea – organizzata in co-produzione con The Phillips Collection di Washington, DC, Museum of Fine Arts di Boston e Terra Foundation for American Art, sotto la direzione scientifica di Gabriella Belli (Direttore Fondazione Musei Civici di Venezia), Dorothy Kosinski (Director The Phillips Collection) e Matthew Teitelbaum (Ann and Graham Gund Director Museum of Fine Arts, Boston), a cura di Elsa Smithgall, Erica E. Hirshler, Katherine M. Bourguignon e Giovanna Ginex.

La Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro, dopo le tappe di Washington e Boston, ospita circa 60 opere provenienti da collezioni pubbliche e private americane, tra le quali anche l’unica opera di Chase presente in Italia – “Self-Portrait” (Autoritratto) (1908) – che giunge a Venezia eccezionalmente in prestito dagli Uffizi. Vediamo diversi ritratti, in posa ed ambientati, paesaggi, belle “nature morte”. Un corposo catalogo, contenente diversi importanti contributi critici, note biografiche, riproduzioni di fotografie d’epoca, schede delle opere esposte, è stato prodotto per l’occasione da Magonza Editore in collaborazione con i Musei Civici veneziani, atto a dimostrare, ad un secolo dalla morte, quanto la storia dell’arte moderna deve a questo protagonista della scena culturale internazionale tra Otto e Novecento. La sua pittura dedita a soggetti contemporanei senza idealismi lo avvicina ai principali esponenti dell’avanguardia artistica francese. Personalmente, in particolare per le sue ambientazioni in interni, un pittore italiano di gran vaglia che posso accostare all’americano è il veneto Mario Cavaglieri (1887-1969).

In contemporanea, ancora per poco più di una settimana con una “Biennale” appena iniziata, con poco “Figurativo”, ottima occasione, questa, per una visita a Ca’Pesaro e ad un “figurativo” di grande qualità.

Ca’ Pesaro – Galleria Nazionale d’Arte Moderna; Santa Croce 2076, Venezia; Fino al 28 Maggio 2017; orari: da martedì a domenica 10-18 (la biglietteria chiude un’ora prima); Informazioni: Musei Civici di Venezia: www.visitmuve.it

Fabio Giuliani

William Merritt Chase 3William Merritt Chase 4

William Merritt Chase 5

 

 

 

 

 

 

William Merritt Chase 6    William Merritt Chase 7

 

Commenti

Salvato in: MOSTRE, Pittura
×