Venezia – TANCREDI – RETROSPETTIVA. La mia arma contro l’atomica è un filo d’erba

| 6 marzo 2017
Tancredi 1

Tancredi 2Astrattismo lirico

“Vi ricordate delle prime ore del mattino, in montagna, quando, in piena estate, il sole brucia già e avete comunque un po’ di freddo, quando la luce del pomeriggio sembra introdurre calcio nelle vostre ossa, indurirle, e rendere più pesante il vostro corpo sulla terra, quando si suda a salire tra i sassi e quando vi prende la mania di fiori o nocciole, quando vi sembra si realizzi il sogno della vostra infanzia, quando il piacere dell’avventura che è una pietra muschiata o la resina da masticare o tirare un sasso vi dava la certezza di voi, di essere qualcuno….in buona parte di questi quadri mi sembra che ci sia un po’ di questo.”  (Tancredi, 1961)

“Tancredi è il miglior pittore italiano, dai Futuristi in poi. Nel suo periodo migliore, ai tempi in cui io lo proteggevo, dal 1952 al 1957, i suoi quadri avevano una qualità magica.” così scriveva la collezionista americana Peggy Guggenheim di uno degli interpreti più originali e intensi della scena artistica italiana della seconda metà del ‘900: Tancredi Parmeggiani. A lui la Collezione Peggy Guggenheim dedica una bella e variegata retrospettiva, a cura di Luca Massimo Barbero, che così afferma: “Si tratta di una mostra piena di vita, che cerca di definire, sala dopo sala, l’alfabeto visivo di questo grande talento della scena artistica italiana…istintivo intellettuale, Tancredi riuscì a realizzare opere fatte d’aria, quadri leggeri, la cui pittura sembra volare su ali di farfalla”. Con 90 opere il museo celebra il grande ritorno a Venezia del pittore feltrino, unico artista, dopo Jackson Pollock, con il quale la mecenate americana strinse un contratto, promuovendone l’opera, col farne dono ai grandi musei d’oltreoceano ed organizzando alcune mostre, come quella del 1954 proprio a Palazzo Venier dei Leoni, Dopo oltre sessant’anni, dunque, questo artista ritorna idealmente indiscusso in laguna, con una straordinaria selezione di lavori, che ricostruiscono in modo intimo e capillare, la parabola breve, ma folgorante, di questo grande interprete dell’arte del ventesimo secolo. Il percorso espositivo parte dalle prove giovanili di ritratti e dalle prime sperimentazioni su carta del 1950-51, per documentare, nella sua prima parte, la ricerca prettamente astratta, svolta da Tancredi nell’arco degli anni Cinquanta, periodo che segna l’incontro cruciale con Peggy che gli offre uno studio nella sua casa veneziana. Questo significativo legame è documentato da un consistente numero di lavori in mostra, appartenenti alla Collezione Guggenheim lagunare. L’esposizione rappresenta inoltre il ritorno in Italia di una preziosissima selezione di opere donate dalla mecenate ad alcuni celebri musei americani: per la prima volta, dai tempi di Peggy, sono esposti capolavori come la “Primavera” proveniente dal MoMa di New York e “Spazio, Acqua, Natura, Spettacolo”, oggi al Brooklyn Museum. Si prosegue poi con la produzione artistica degli anni ’60, momento di crisi e di completa revisione della propria pittura, a cui l’artista vuole dare un senso esistenziale e politico. Ed è così che la vena della polemica e della tensione di quegli anni di “guerra fredda” emergono nel titolo della mostra “La mia arma contro l’atomica è un filo d’erba”, frase con cui Tancredi risponde agli innumerevoli conflitti dell’epoca, dalle guerre in Vietnam e in Algeria, alla tensione tra Stati Uniti ed Unione Sovietica. Di questo momento fondamentale sono esposti i tre dipinti della serie “Hiroshima” (1962). La parte conclusiva dell’esposizione è dedicata ai collage-dipinti, eseguiti tra il 1962 e il 1963, vera rivelazione di questa retrospettiva: i cosiddetti “Diari paesani” e i “Fiori dipinti da me e da altri al 101%”. A ragione, su di lui affermava ‘indimenticata Peggy: “In futuro ci si renderà conto della grande importanza germinale di questo pittore”. Per cui, oggi, Luca Massimo Barbero scrive: “(…) Di questo sensibile sismografo della pittura contemporanea italiana, sciamano dolce e aggressivo (…) cerco da tempo di far riemergere queste tracce, partendo dalle opere, dalla sua pittura tutta naturale, che gli scaturisce in un circuito diretto di pensiero e gesto e che è suo dono e dannazione, perché appunto inarrestabile una sua natura.” Alla fine devo dire che raramente ho percepito una vitalità così prorompente e mai una simile liricità nell’astrattismo; stupendi i “Diari paesani”, una frenesia di ricordi e di pistilli, un omaggio alla natura e ai suoi colori. In breve la sua vita. Tancredi Parmeggiani nasce a Feltre (Belluno) nel 1927. Nel 1943 interrompe gli studi classici per iscriversi al Liceo Artistico di Venezia. Nel ’46 si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Venezia. Nel 1951 partecipa alla prima mostra dell’Arte Astratta italiana alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma. Nel ’52 gli viene assegnato il “Premio Graziano” per la pittura e, sempre nello stesso anno, sottoscrive il “Manifesto dello Spazialismo”, Movimento fondato a Milano nel ’47 da Lucio Fontana. Nel 1958 si sposa con la pittrice norvegese Tove Dietrichson, dalla quale avrà due figli. Dal 1960 collabora stabilmente con la galleria milanese dell’Ariete. Vive tra Venezia, Roma e Milano. Dopo viarie crisi nervose Tancredi muore tragicamente nel 1964 a soli 37 anni, giovanissimo e pronto a entrare, come scrisse Dino Buzzati, nel “mito di Tancredi”. La raccolta ufficiale delle sue opere è pubblicata nel catalogo “Tancredi: i dipinti e gli scritti” (in diversi volumi con 1300 opere) Edizioni Umberto Allemandi. Suoi dipinti sono presenti nelle collezioni permanenti di vari musei italiani e stranieri. La mostra è corredata da un documentatissimo catalogo bilingue (italiano-inglese) edito da Marsilio.

Collezione Guggenheim – Palazzo Venier dei Leoni, Dorsoduro 701, Venezia; fino al 13 Marzo 2017; Orari: tutti i giorni, tranne il martedì, dalle 10 alle 18; Tel. 041 2405411; www.guggenheim-venice.it

Fabio Giuliani

Tancredi 2aTancredi 3

Tancredi 4    Tancredi 5    Tancredi 6

 

 

 

 

 

 

 

Tancredi 7

 

 

 

 

 

 

 

 

Tags: , , , , , ,

Commenti

Salvato in: MOSTRE, Pittura
×