Venezia: 69. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica 2012

| 4 giugno 2012
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Il regista, sceneggiatore e produttore statunitense Michael Mann è il presidente della Giuria Internazionale del Concorso della 69. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia (29 agosto – 8 settembre 2012).

La decisione è stata presa dal Cda della Biennale presieduto da Paolo Baratta, su proposta del Direttore della Mostra Alberto Barbera. Come produttore, Michael Mann si è imposto realizzando alcune delle serie televisive di maggior successo (Miami Vice, Crime Story), per le quali ha contribuito a creare nuovi standard qualitativi di derivazione cinematografica. In qualità di sceneggiatore e soprattutto di regista, ha saputo trovare una cifra personalissima nell’elaborazione tematica e formale di motivi appartenenti in prevalenza alla mitologia dei thriller urbani (Manhunter, Heat, Insider, Collateral, Nemico pubblico), affermandosi come uno dei più grandi stilisti e innovatori del cinema hollywoodiano. E’ la prima volta che Michael Mann presiede la Giuria di un festival internazionale.

Mira Nair apre la mostra

The Reluctant Fundamentalist, il nuovo film diretto dalla regista indiana Mira Nair, è il film di apertura – fuori Concorso – della 69. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Il film è prodotto da Lydia Dean Pilcher e finanziato dal Doha Film Institute. Tratto dal romanzo omonimo di Mohsin Hamid, bestseller internazionale tradotto in 25 lingue,  è un thriller politico che racconta la storia di un giovane pakistano che lavora a Wall Street, la cui vita viene stravolta a seguito dell’attacco alle Torri gemelle dell’11 settembre 2001. Si ritrova così coinvolto in un conflitto tra il suo personale “sogno americano”, una crisi internazionale e il richiamo perenne della patria e della sua famiglia.  The Reluctant Fundamentalistè interpretato da Riz Ahmed, Kate Hudson, Kiefer Sutherland, Liev Schreiber, Martin Donovan, Om Puri, Shabana Azmi, Haluk Bilginer e Meesha Shafi. Mira Nair, Leone d’oro alla Mostra di Venezia del 2001 con Monsoon Wedding, torna così al Lido per la quinta volta, dopo aver partecipato nel 1991 in Concorso con Mississippi Masala, nel 2002 Fuori Concorso con l’episodio India del film collettivo 11’09’01-September 11, e nel 2004 in Concorso con La fiera della vanità (Vanity Fair).

A Spike Lee il premio Jaeger-Lecoultre Glory

La Biennale di Venezia e Jaeger-LeCoultre comunicano che è stato attribuito al grande regista, sceneggiatore, attore e produttore statunitense Spike Lee il premio Jaeger-LeCoultre Glory to the Filmmaker 2012 della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, dedicato a una personalità che abbia segnato in modo particolarmente originale il cinema contemporaneo. La consegna del premio a Spike Lee avrà luogo venerdì 31 agosto durante la 69. Mostra (29 agosto-8 settembre 2012), diretta da Alberto Barbera e organizzata dalla Biennale di Venezia presieduta da Paolo Baratta. A seguire la consegna del premio, alle ore 22 in Sala Grande, la 69. Mostra presenterà in prima mondiale il nuovo documentario di Spike Lee, Bad 25, realizzato in occasione del 25° anniversario dello storico album di Michael Jackson, Bad. Spike Lee aveva realizzato in precedenza due videoclip con Michael Jackson, They Don’t Care About Us (1997) e This Is It(2009). Jaeger-LeCoultre è per l’ottavo anno sponsor della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, e per il sesto del premio Glory to the Filmmaker. Il premio è stato assegnato negli anni precedenti a Takeshi Kitano (2007), Abbas Kiarostami (2008), Agnès Varda (2008), Sylvester Stallone (2009), Mani Ratnam (2010), Al Pacino (2011).

Simone Massi autore della nuova sigla

E’ l’animatore, regista e illustratore italiano Simone Massi (premiato col David di Donatello 2012 per il miglior cortometraggio) l’autore della nuova sigla della 69. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica (29 agosto – 8 settembre 2012). La nuova sigla (30 secondi, ottenuti da 300 disegni realizzati a mano che citano Fellini, Angelopoulos, Wenders, Olmi, Tarkovskij, Dovženko) è stata presentata il 26 luglio, a Roma in occasione della conferenza stampa della 69. Mostra di Venezia. Simone Massi (Pergola, 1970), fra gli ultimi pionieri dell’animazione “a passo uno”, ha all’attivo oltre 200 premi vinti nei principali festival nazionali e stranieri, ed è oggi ritenuto uno dei più importanti autori di cortometraggi di animazione a livello internazionale. Per i suoi lavori non si serve dell’uso del computer, ma realizza tutto a mano su carta, attraverso l’uso di matite, carboncini, gessetti, pastelli, grafite e china. La tecnica dei “graffi” adottata nelle ultimissime opere – che gli consente di completare 6-7 disegni al massimo in una giornata, lavorando senza sosta dalla mattina alla sera – fa sì che per un film di 8 minuti siano necessari anche due anni e mezzo di lavoro. Massi ha ideato la sigla con il contributo di Fabrizio Tassi. La musica è stata scritta ed eseguita da Francesca Badalini, mentre il sound-design è di Stefano Sasso. Julia Gromskaya ha realizzato le riprese e Lola Capote-Ortiz si è occupata della post-produzione.

Michael Cimino testimonial di Venezia Classici

A completamento della retrospettiva “80!”, realizzata per celebrare l’ottantesimo anniversario della Mostra del Cinema di Venezia, verrà presentata in questa edizione una selezione di film classici restaurati, denominata Venezia Classici. Importante “testimonial” di Venezia Classici sarà il grande regista statunitense Michael Cimino, presente alla proiezione del suo capolavoro Heaven’s Gate (I cancelli del cielo, 1980, 219’), nella nuovissima copia restaurata digitalmente da Criterion con la supervisione della stesso autore. Heaven’s Gateera stato proiettato in versione integrale alla Mostra di Venezia del 1982 diretta da Carlo Lizzani, nella sezione Mezzogiorno-Mezzanotte curata da Enzo Ungari. La valorizzazione dell’immenso patrimonio rappresentato dal cinema classico è un fenomeno di rilevanza internazionale, ancorché relativamente recente. Fino alla fine del secolo scorso, a garantire la conservazione e il restauro del film del passato erano soprattutto le cineteche e gli archivi delle principali istituzioni cinematografiche. Con la diffusione della consapevolezza che il patrimonio  filmico rappresenta un’eredità culturale meritevole della stessa attenzione riservata alle forme di espressione artistica, e con la moltiplicazione delle piattaforme di distribuzione che restituiscono valore commerciale a film che sembrava avessero esaurito il loro ciclo di sfruttamento economico, si assiste alla proliferazione dei soggetti che dedicano risorse ed energie al restauro dei classici: società di produzione, distributori “home video”, detentori di diritti, istituzioni culturali e artistiche pubbliche e private, musei del cinema, cineteche e archivi nazionali. Venezia, si aggiunge alla lista di festival (Cannes, Bologna, Pordenone, Lione, per non citarne che alcuni), che sostengono e promuovono questo tipo di iniziative, rendendo omaggio ai protagonisti. L’appuntamento con i restauri più significativi diventerà così un avvenimento ricorrente anche per le prossime edizioni della Mostra, sostituendo le tradizionali retrospettive degli anni scorsi. La sezione sarà integrata dalla presentazione da alcuni documentari sul cinema e i suoi autori.

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