Venezia – 31 agosto: 70. MOSTRA DEL CINEMA

| 2 settembre 2013
james_franco
Sabato caldo, ma arieggiato, non più gente del solito e la Mostra continua con qualche “brontolamento” per la programmazione (un giorno tre film in concorso, un altro nessuno, orari scomodi) ma, in generale, diciamo che la media può essere accettata.
Sulla qualità delle opere in Concorso, quest’oggi, cìè stata una buona iniezione con il film inglese “Philomena” di Stephen Frears (The Queen): magistrale la regia, ma ancor più magistrale l’interpretazione di Judi Dench, sostenuta da quella di Steve Coogan. Storia vera tratta dal romanzo di Martin Sixsmith “The lost child of Philomena Lee”. la recitazione brillante, molto “british” dà al film, la cui trama è molto seria, se non tragica, quella verve necessaria a farlo apprezzare dal grosso pubblico.
Grande prova d’artista dell’attore Scott Haze nei panni di un serial killer nel film di James Franco “Il figlio di Dio”.Argomento scabrosissimo, tratto dal libro omonimo  di Cormac McCarthy. Regista, attore, scrittore (la sceneggiatura di “Palo Alto” film d’esordio di Gia Coppola, nella sezione “Orizzonti”, è sua) Franco è un giovane  intellettuale(35 anni) sulla cresta dell’onda che ha già al suo attivo numerosi premi ed altri ne riceverà vista la sua intraprendenza e la sua improntitudine.
“May in the summer” ne “le giornate degli Autori” diretto e interpretato da Cherien Dabis, racconta la grande diversità di vita per un’araba a New York e ad Amman, in Giordania. Differenza di mentalità, di abitudini, di valori, soprattutto in occasione di un possibile matrimonio.
Carlo Gheller

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