Venezia – 1 settembre: 70. MOSTRA DEL CINEMA

| 2 settembre 2013
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Ancora in Concorso un film di Hayao Miyazaki, il grande autore di film d’animazione (regista e sceneggiatore), premio Oscar nel 2003 e Leone d’oro alla carriera nel 2005. “Il vento si leva” è la traduzione dal giapponese, racconta la storia di un ingegnere che avrebbe voluto volare, ma per per un problema di vista deve accontentarsi di lavorare in un’azienda aeronautica, ispirandosi ad un famoso costruttore italiano del secolo scorso Gianni Caproni. Inutile sottolineare la poetica, oltre all’abilità, di Miyazaki: è sempre uno dei più grandi.
Ancora in Concorso “Parkland” diretto da Peter Landesman che è anche lo sceneggiatore, con Zac Efron, Billy Bob Thornton, Paul Giamatti, Marcia Gay Harden, ecc, ecc. racconta i giorni dell’assassinio di JFK e di quello di Lee Oswald, entrambi ricoverati e deceduti all’ospedale Parkland. Racconta gli sforzi dell’apparato sanitario e le nevrosi dei corpi di polizia, ma non aggiunge nemmeno una virgola alla storia di cinquant’anni fa.
Sempre in Concorso un film sulla violenza in famiglia: “Miss Violence” del greco Alexandros Avranas. Ispiratosi a un episodio accaduto in Germania, cerca di scavare nei reconditi meccanismi della violenza che si sviluppa nell’ambito familiare.
 Nella sezione “Venezia classici Documentari”, un’opera di Nicola Zanin stretto collaboratore di Tinto Brass: “Istintobrass”, sembra un panegirico sul celebre regista de “il culo è lo specchio dell’anima”, ma le testimonianze di una sfilza di estimatori dai premi Oscar, Helen Miller e Ken Adam, da Gianni Canova, da Gigi Proietti, Franco Branciaroli, Adriana Asti, Serena Grandiecc. sembrano sincere e sono d’accordo, tutte, sulle lodi a Brass, per l’originalità del suo cinema e per la sua capacità di realizzare film di grande impatto sugli spettatori.
Carlo Gheller

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