Università di Brescia a proposito di Soccorsi in mare, espulsioni, trattenimenti

| 11 novembre 2014
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la tutela dei migranti nell’esperienza delle cliniche legali

Dopo la sospensione dell’operazione Mare Nostrum, quale sarà nel prossimo futuro il destino delle barche di migranti che si troveranno in difficoltà in acque internazionali: saranno comunque assistite o saranno lasciate in balia del mare?

Se n’è discusso oggi durante il seminario, organizzato dall’Università degli Studi di Brescia – Dipartimento di Giurisprudenza in collaborazione con ASGI – Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione, tenutosi nell’aula 10 della Casa dei Mercanti.

Una vicenda, molto nota sulla stampa straniera con il nome Left to die boat, è quella di una barca di settanta migranti che nel marzo 2011 è stata avvistata da diverse navi militari senza che fosse prestato alcun soccorso; solo dieci persone sono sopravvissute, dopo settimane alla deriva.

Gli studenti delle cliniche legali bresciane hanno studiato la questione, sentendo anche un testimone oculare, ed hanno collaborato alla presentazione di una denuncia all’autorità giudiziaria, da parte di uno dei sopravvissuti.

Nel corso della giornata sono stati presentati altri casi in cui le cliniche di diverse università italiane e straniere hanno seguito questioni a tutela dei diritti dei migranti irregolari: dal caso della illecita detenzione a Lampedusa, alle violazioni dei diritti nei CIE (Centro di identificazione ed espulsione) italiani e spagnoli.

La prof.ssa Marzia Barbera, ordinaria di Diritto del Lavoro afferente al Dipartimento di Giurisprudenza, afferma che “le cliniche legali possono fornire un concreto contributo alla tutela dei diritti dei soggetti più svantaggiati, specie quando la complessità degli eventi e la loro natura transnazionale rendono difficile ed oneroso per un singolo avvocato seguire la vicenda”.

Si è parlato anche di come questa pratica, nuova per le università italiane, possa essere sviluppata, in una prospettiva di contenzioso strategico e di collaborazione  tra società civile e università a livello nazionale ed internazionale.

 

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