TAV BRESCIA VERONA: LEGAMBIENTE REPLICA ALLE FS (RFI)

| 10 marzo 2015
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SERVE CHE VENGA COMMISSIONATO UN  PROGETTO ALTERNATIVO ALLO SHUNT DI MONTICHIARI

 

Le recenti dichiarazioni di un rappresentate di  RFI (Rete Ferroviaria Italiana) rilasciate in una audizione alla Camera dei Deputati il 18 febbraio scorso “occorre ricercare in tempi rapidi la migliore soluzione” sono un passo in avanti verso il chiarimento necessario sul tracciato da adottare da Brescia a Verona. Le FS devono ora passare dalle parole ai fatti. Per farlo non bastano le dichiarazioni  ma serve che venga commissionato lo studio di un tracciato alternativo a quello approvato dal Cipe nel 2003 (shunt di Montichiari). Va esaminata una ipotesi di tracciato a fianco della linea storica, cioè il quadruplicamento (con standars tecnici tradizionali, velocità massima 240km/h)  come proposto da   Legambiente. Senza una alternativa il tracciato resto quello più lungo di 32 km, più costoso di 1,8 mld, più divoratore di suolo, di maggior impatto ambientale (lugana, colline moreniche, cave) e destinato ad essere sottoutilizzato, come la Torino Milano, perchè non passa da Brescia e dalle stazioni del Garda che generano forti flussi di traffico a differenza dell’aeroporto fantasma di Montichiari. Il suggerimento è quello di affidare ad una società di consulenza terza il confronto tra i due progetti al fine di assicurare il massimo di trasparenza e imparzialità nella decisione.

Dario Balotta responsabile trasporti Legambiente lombardia

 

Brescia 10 marzo 2015

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