SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE – seconda puntata

| 20 ottobre 2016
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I percorsi e i luoghi del vivere sostenibile tra il lago e le vigne. Com’è possibile coniugare il mondo imprenditoriale con la sostenibilità ambientale.

Proseguo, con la seconda puntata, il percorso di sostenibilità ambientale iniziato in primavera. L’occasione è un evento importante per il nostro territorio quale è quello della vendemmia. Periodo delicato e nello stesso tempo di soddisfazione per i nostri vignaioli, infatti dopo un lungo lavoro in vigna l’uva arriva in cantina per le operazioni di pigiatura. Grazie alla disponibilità dell’Azienda Cà dei Frati della famiglia dal Cero mi sono recato nella loro cantina per assistere alle operazioni conseguenti alla vendemmia. In cantina arrivano trattori e rimorchi carichi di uva che scaricano nella pigiatrice il loro profumatissimo contenuto. Anche solo il semplice assaggio di qualche chicco d’uva rende l’idea della passione e del lavoro dei vignaioli. Mi soffermo un attimo e noto con grande soddisfazione che alla guida di uno dei trattori c’è una bellissima ragazza 18enne del posto, studentessa in agraria. Da insegnante mi colpisce ancora di più perché scopro, anche se forse non ne avevo bisogno, che la nostra amata terra consente di coniugare in senso stretto lavoro, studio e pratica. La ragazza è un po’ timorosa ma poi, con mia grande gioia, acconsente a farsi fotografare.Ritornando in cantina incontro con piacere il sig. Franco Dal Cero, responsabile dei vigneti, che mi racconta la giornata passata nei campi per coordinare la vendemmia in modo da conferire in azienda, in sintonia con il fratello addetto alla cantina, l’uva in funzione del tipo di vino che si decide di produrre al momento senza intasare la cantina con inutili tempi morti.Accompagnato dal Sig.Igino Dal Cero mi reco a visitare l’impiantistica fiore all’occhiello dell’azienda e in particolare quella a me più cara perché finalizzata al risparmio energetico. Anche in agricoltura si pùò risparmiare energia e lavorare in modo sostenibile. L’azienda negli ultimi anni ha convertito gli impianti nell’ottica del risparmio e del recupero energetico di tutta la catena produttiva. In primavera sono stati installati pannelli fotovoltaici di ultima generazione ad alto rendimento collegati alle macchine, ad inverter, per la refrigerazione delle botti. Il risparmio dei due mesi estivi è stato di quasi il 50%. Il calore generato dalle ventole di raffrescamento di tale impianto viene convogliato, attraverso appositi condotti, alle caldaie a condensazione per integrare, a seconda delle necessità, la produzione dell’acqua calda sanitaria ed il riscaldamento. Il tutto previo passaggio attraverso accumulo a fascio tubiero. Tutte le pompe di circolazione necessarie a tale scopo vengono gestite con sistema domotico in modo da consentire un ottimale recupero energetico. L’uomo e la tecnologia insieme per la produzione sostenibile.

A cura di Guido Malinverno

 

Dal Dipende di Autunno www.giornaledelgarda.info/giornali/160928-1749-233AUTUNNO2016doppiapagina.pdf

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