SOLUZIONE DI VIAGGIO INIBITA

| 6 luglio 2012
LUC

Soluzione di viaggio inibita è un esperimento di residenza artistica: la più breve della storia, solo 10 minuti per una tratta di 4 chilometri. Ideatrice e curatrice la ventunenne desenzanese Lucrezia Calabrò. L’esperimento ha proposto l’isolamento degli elementi costitutivi della pratica ormai ampiamente diffusa definita ”residenza artistica”, portandoli ai loro minimi termini, per tentare la realizzazione ipotetica di un suo immaginario e tuttavia possibile processo degenerativo. Se solitamente le residenze artistiche implicano il viaggio verso un luogo specifico, relazionandosi col quale i partecipanti devono lavorare durante la loro permanenza, la riduzione ai minimi termini della residenza ha compreso il suo svolgersi direttamente in viaggio: la location di Soluzione di viaggio inibita è stata, infatti, il vagone di un treno partito il 14 giugno scorso dalla stazione di Venezia e arrivato alla stazione di Mestre. La durata della residenza è durata il tempo di percorrenza della lunghezza del Ponte della Libertà che unisce Venezia a Mestre, e gli artisti hanno partecipato con media artistici diversi. Alla residenza di 10 minuti (in 4 km) è seguita una mostra di 10 minuti (in 4 km), tenutasi sul treno che da Mestre torna a Venezia, durante la quale i 5 artisti, precedentemente selezionati, hanno esposto, raccontato e performato le opere che hanno concepito durante la residenza, nel tempo tassativo di 2 minuti a testa. “L’azione parte dalla presa d’atto dell’attuale prolificare incontrollato di residenze sempre più brevi, numerose e inconsistenti. – afferma la curatrice Lucrezia Calabrò- Tuttavia non vuole essere una critica sterile e distruttiva alla residenza artistica in sé, pratica di per sé positiva, vuole essere piuttosto una ludica  e propositiva prova generale della sua degenerazione, come passaggio obbligato per inventare e profetizzare nuovi modi della sua fruizione: la residenza, svuotata del suo senso originario, sarà forse libera di acquisirne di nuovi e inesplorati. Soluzione di viaggio inibita si ispira inoltre a una serie di iniziative di guerriglia creativa e ri-appropriazione dello spazio urbano (I Park Art, Rebar): il viaggiatore, quando paga un pedaggio (in questo caso, il biglietto), stipula un contratto secondo il quale diventa temporaneamente padrone di una determinata porzione di spazio (in questo caso, il sedile). Tale spaziodispositivo veicola una serie di funzioni e rituali che l’azione-residenza cercherà di ricollocare, ricombinare, ridefinire attraverso nuovi scenari contestuali”. Il viaggio è stato offerto agli artisti dalla desenzanese Associazione culturale multimediale Indipendentemente, con cui Lucrezia collabora da anni, mentre chi ha voluto partecipare all’esperimento in qualità di pubblico ha sostenuto il costo del proprio biglietto. Un vernissage con concerto e brindisi con i vini gardesani offerti dalla Strada dei Vini e dei Sapori del Garda ha preceduto la mostra, al binario 10 della stazione di Mestre.

Si ringraziano, in ordine casuale:
Tutto il pubblico partecipante, la Strada dei vini e dei sapori del Garda per il vino, i controllori che hanno risposto alle mie domande, Andrea Giacometti per l’aiuto grafico, Spela Volcic per l’aiuto grafico, pratico, morale, Enrico Dal Pozzo e i Terrabona per aver partecipato nonostante la partita, Tommaso Marinaro presentatore ufficiale, Sebastian Poloni e il suo ukulele, il laboratorio finale di arte claVES nell’ambito del quale è nato questo progetto, Agnes Kohlmeyer e Pietro Rigolo per il supporto e i preziosi consigli, gli artisti vincitori del bando: Susanna Alberti, marciaversokassel, Graziano Meneghin, Davide Sgambaro, Valerio Veneruso, gli artisti che hanno partecipato e non partecipato, Enrico Favaro per la custodia della chitarra, Bruna Del Bello, Alessia Cargnelli, Alberto Fabio, David, Simone Simionato e tutti gli altri per il rinfresco vivente, Bruce La Mongo per l’ispirazione, Caterina Sokota per aver partecipato nonostante fosse il suo compleanno, l’associazione culturale multimediale indipendentemente per aver offerto il viaggio agli artisti, Max per il megafono, la Blue Star System per gli inviti, Francesco Nordio per tutto il resto.

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