SOLFERINO: I CITTADINI CHIAMATI AL REFERENDUM SULLA FUSIONE CON CASTIGLIONE

| 29 marzo 2016
Solferino-La_rocca

Domenica 17 aprile i cittadini di Solferino sono chiamati a votare per un referendum riguardante la proposta di fusione del proprio Comune con quello di Castiglione delle Stiviere.

Questa proposta è emersa in due assemblee comunali del 2015, e quest’anno è stato presentato dalla Maggioranza un piano di fattibilità per la fusione, redatto da un tecnico dell’ANCI e pochi giorni dopo il Consiglio Comunale ha dato inizio all’iter previsto dalla legge regionale n° 29/2006, ai sensi dell’art.7 comma 3. L’idea è di fondere un comune come quello di Solferino che conta circa 2.500 abitanti con quello di Castiglione delle Stiviere, una realtà più ampia, che conta oggi più di 20.000 abitanti.

La proposta ha creato dissapori nelle altre fazioni del governo comunale, che ritengono che questa decisione sia stata presa dalla Maggioranza senza l’opinione del resto del governo comunale e che sia necessario conoscere almeno l’opinione dei solferinesi riguardo una risoluzione di questa portata, che potrebbe privare Solferino e i solferinesi della propria identità di Comune, poiché andrebbe a inglobarsi con una città più grande.

A questo proposito Solferino Domani, dopo aver fatto approvare una legge a riguardo, ha raccolto 435 firme per un referendum in cui i cittadini possono esprimersi riguardo la fusione con un altro comune e scegliere l’alternativa: “Esercizio in forma associata con un unico comune di grande dimensione, superiore ai 15mila abitanti”; Esercizio in forma associata con uno o più comuni di piccola dimensione, inferiore ai 10mila abitanti”.

Sono state create diverse organizzazioni intorno alla decisione comunale, tra cui “Per Solferino”, comitato apartitico per il no alla fusione con Castiglione, e il “Comitato per la fusione Solferino Castiglione”, di cui fanno parte rappresentanti di entrambe le città, che portano avanti anche un favore al processo spiegando i vantaggi che si potrebbero trarre dalla fusione.

L’ex Sindaco di Solferino Luigi Lonardi (membro del Coordinamento Nazionale per il Risorgimento, e ex Presidente dell’Associazione Colline Moreniche) scrive al Presidente di Regione Lombardia, alla Giunta Regionale e al Consiglio Regionale chiedendo di non assumere la procedura di fusione dei due Comuni. Nella lettera Lonardi espone le argomentazioni e le motivazioni per cui Solferino vada salvaguardato come realtà e identità a parte. Ribadisce la grande importanza storica che Solferino porta con sé dopo le guerre d’indipendenza, e la forte identità che si è instaurata nei suoi abitanti, oltre alle potenzialità culturali e turistiche che il paese offre.

L’alternativa che propone Lonardi è quella di «conservare il ricordo storico – scrive nella lettera – conglobando tutto il territorio della battaglia che fu il Crinale dei Crinali che portò all’Unità d’Italia in meno di due anni. In questo modo si sarebbe salvaguardata un’identità territoriale e non di “campanile” che i libri di storia già citavano in modo unito». (Si riferisce alle frazioni di San Martino, di Madonna della Scoperta, di Grole di Castiglione, di Bande, di San Cassiano e di Rebecco che insieme raggiungono i 5.000 abitanti previsti dalla legge).

Voce dunque al popolo domenica 17 aprile: se al referendum i solferinesi sceglieranno l’alternativa di associarsi con un comune con meno di 10000 abitanti, la proposta di fusione con Castiglione sarebbe bocciata dai cittadini.

 

Silvia Fusi

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