Sirmione(BS): Da Sirmione a Boston SARA PAGIARO

| 1 settembre 2007
sara pagiaro guitar

“I need to stay with my soul and forget that I’m alone and walk away in a new street…”

Sara Pagiaro, sirmionese, è un giovane talento votato alla musica: quest’anno, grazie alla sua selezione all’ Umbria Jazz di Perugia, ha ottenuto la possibilità di perfezionare i suoi studi al prestigioso Berklee College of Music negli Stati Uniti.

Sara, a soli 21 anni, hai ottenuto una grande opportunità: come sei arrivata a questo importante traguardo?
-Per arrivare alla borsa di studio ho frequentato i corsi estivi dell’Umbria Summer Jazz a Perugia dal 3 al 15 luglio con i docenti di canto della Berklee School di Boston: Donna McElroy e Dennis Montgomery III. Le audizioni e i colloqui con i responsabili per le borse di studio hanno portato alla mia selezione. La borsa di studio di canto è stata assegnata a due partecipanti italiani e a tre stranieri su un totale di 62 cantanti. Ciò per me ha rappresentato un traguardo fonte di grande soddisfazione, considerando che erano più di un centinaio i ragazzi che si sono presentati per le borse di studio per strumento e canto.
Quanto durerà la tua permanenza negli USA al Berklee College of Music e cosa ti attendi da questo periodo di studio?
– Questa borsa di studio mi consentirà la permanenza per un anno nella scuola di Boston. Esperienza che ritengo sarà molto importante per la mia crescita nel campo musicale e mi consentirà di confrontarmi con altri ragazzi spinti dalla mia stessa passione.
Quale è stato il tuo percorso musicale precedente? Intendo, quali sono stati i tuoi studi, le scuole che hai frequentato?
– Ho studiato pianoforte per due anni all’Accademia Musicale di Peschiera; ho poi affinato lo studio di pianoforte jazz presso il Laboratorio di Arti e Spettacolo di Verona. Sono allieva dal 2000 di Betty Vittori e di Elisa Rovida presso la Scuola Civica Musicale di Sirmione, per il canto jazz.
Ho frequentato per due anni il BTEC National Diploma in Popular Music (C.S.M di Verona) e studiato chitarra con Andrea Sarasini e canto con Elena Bertuzzi (C.S.M. di Verona). Ho assistito ad un seminario con la cantautrice Gila Antara e frequentato la Summer Berklee School durante l’Umbria Jazz di Perugia.
Quando è incominciata la tua passione per le note?
– L’amore per la musica è nato già quando ero piccola: a quattro anni ho partecipato alle selezioni dello Zecchino d’Oro, fino alle finali di Bologna. Mio padre mi ha cresciuta a suon di Ella Fitzgerald e Jesus Christ Super Star e credo abbia molto influito su di me l’ascolto del jazz tra le mura di casa. In questi ultimi quattro anni, poi, assistere al susseguirsi dei concerti jazz a Sirmione al Caffè di mio padre (Caffé Grande Italia a Sirmione n.d.r.), mi ha consentito di vivere a contatto diretto con i musicisti e mi ha spinto a mettermi alla prova in prima persona.
Hai solo 21 anni: cosa ti attendi dal futuro? Speri di fare della tua passione per la musica una professione?
-Il mio unico sogno è quello di poter fare della musica una professione, senza mai dimenticare che per essere un musicista vero non deve mai mancare la passione, la dedizione e il sacrificio, accettando delusioni e insuccessi. Spero inoltre di imparare sempre di più a trasmettere al pubblico le mie emozioni.
Quali sono gli autori di musica che più ti hanno ispirata?
– In primis Janis Joplin che per me è stata fonte di massima ispirazione; sicuramente Elisa è stata un buon punto di partenza e poi i vari generi che ascolto si sono mescolati, così da avere un background di sonorità differenti che mi hanno portato poi allo sviluppo delle mie canzoni. Amo da sempre autori e interpreti come George Benson, Al Jarreau, Ella Fitzgerald, Billie Holiday, Bessie Smith,Bobby McFerrin… Adoro la musica di Bach e di Rachmaninov; senza dimenticare personaggi più vicini a noi come Demetrio Stratos e John De Leo.
Scrivi tu le canzoni che canti? Qual è il testo a cui sei più affezionata?
-Sì, scrivo io le mie canzoni anche se a volte non sono l’unica autrice: mi capita di scrivere dei brani con amici o con i componenti del mio gruppo, i “34the”, band composta oltre che da me da Nicola Zavanella, alla chitarra, da Andrea Panier, al basso e da Gabriele Lipani, alla batteria. Il testo al quale sono più affezionata è Rainbow, del quale ho scritto parole e musica; mi appartiene profondamente e dice che a volte puoi vedere la vita in modo negativo, ma ci sarà sempre un modo per poter riprendersi e percorrere un nuovo cammino.
Come definiresti la tua musica?
E’ una domanda difficile, posso rispondere che il modo in cui canto potrebbe essere blues; per come nascono le canzoni prima di essere arrangiate dal gruppo sono pop/rock. Ritengo che solo con il tempo, lo studio e l’esperienza potrò trovare e definire meglio il mio genere.
Suoni anche qualche strumento musicale? Ambisci a cantare per un pubblico estero o italiano? Da solista o in una band?
-Suono pianoforte e chitarra, ma mi piace sperimentare anche altri strumenti per capire come utilizzarli per i vari arrangiamenti, perciò spesso mi capita di suonare batteria, basso, strumenti musicali etnici…I testi che scrivo sono tutti in inglese, ma mi piacerebbe cantare sia per un pubblico estero che italiano. Preferisco cantare in una band: quella attuale, i “34the”, mi dà la possibilità di dedicarmi alla linea melodica e ad un accompagnamento, mentre gli altri componenti si occupano dell’arrangiamento.

Creare insieme a loro è sicuramente stimolante e produttivo. Pensi che ti manchi ancora qualcosa per essere una cantante di successo, e quali sono invece i tuoi assi nella manica per poterlo diventare?
– Penso che dovrei vincere maggiormente la mia timidezza e… trovare un produttore. Non so se diventerò mai un’importante cantante, ma continuerò a credere in questa mia grande passione con fiducia e costanza, cercando di migliorarmi e di essere sempre me stessa. 

Rainbow – Sara Pagiaro

My rainbow is black and white
because I can’t live my dream
there are many colours in the sky
but I can’t see
there are many colours in the sky
but where are mine

I need to stay
with my soul
and forget that I’m alone
and walk away in a new street.

Di: Elisa Zanola

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