Sirmione (Bs): PIETRA&CO, QUANDO L’ARTE INTERROGA LA VITA

| 20 maggio 2013
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Sirmione fa da scenografia alla scultura contemporanea. Anche quest’anno da giugno, per la settima stagione consecutiva, le piazze, i giardini, le spiagge e gli scorci della perla del Lago di Garda saranno invasi da opere d’arte. Il progetto espositivo Pietra&CO nasce nel 2007 da un’idea dell’artista e curatore bresciano Lillo Marciano, in collaborazione con il Consorzio Marmisti Bresciani e il Comune di Sirmione. Il filo conduttore è la valorizzazione del mondo della pietra bresciana, che da duemila anni è un’opera d’arte a disposizione di tutti, come patrimonio culturale indispensabile per riscoprire l’identità autentica del nostro territorio. Il passato, la tradizione, la storia divengono così un punto di partenza per la comprensione delle dinamiche artistiche contemporanee, e per un confronto che induce lo spettatore a interrogarsi sul binomio tradizione- innovazione. La collocazione delle opere d’arte all’aperto, a contatto con il cielo, immerse nel paesaggio, offre agli artisti la possibilità di accostarsi a un pubblico eterogeneo, alla grande massa di turisti che affollano le stradine del centro storico. Spettatori che s’imbattono involontariamente nell’arte e sono costretti a interrogarsi sull’arte, ma prima ancora sulle emozioni che questa fa scaturire in loro. «L’arte è vita» è il motto di Lillo Marciano, «ragionare sull’arte per ragionare sulla vita. Rendere la vita più interessante dell’arte stessa rimane il principale obiettivo di Pietra&CO». Sculture da vivere nel nostro quotidiano come stimolo, provocazione, interrogativo.

DUE PAROLE CON Il CURATORE DELLA MOSTRA LILLO MARCIANO

Nel corso delle sei edizioni sono stati scelti temi sociali molto forti e attuali. La tematica della scorsa edizione è stata l’estinzione, intesa non solo come scomparsa di specie animali a rischio,ma, soprattutto,come perdita del diritto dell’uomo ad avere un’identità. Qual è il tema dell’edizione 2013?

Quest’anno proponiamo un’idea di arte più positiva, vogliamo far emergere la bellezza dell’Italia come territorio. Ci saranno parchi colorati, uccellini che escono dal lago, apparizioni strepitose, surreali e coloratissime. E ancora, illumineremo Sirmione a costo zero con l’energia solare, anticipando una scelta che prima o poi diventerà inevitabile per la nostra società.

Sul palcoscenico lacustre si sono avvicendati numerosi esponenti della scultura internazionale, accanto ad artisti della pietra e a giovani emergenti. Saranno riconfermati i grandi nomi degli scorsi anni?

– La mostra vede la riconferma dei grandi artisti che hanno esposto negli anni scorsi. Non voglio anticipare troppo, ma posso dire che sicuramente ci sarà Guglielmo Achille Cavellini, con una “mostra che non c’è”, e potrebbe tornare anche «Gaia e la Balena» di Stefano Bombardieri, ma di bronzo, con un effetto più invasivo dell’altra volta.

Francesca Roman

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