Salvia officinalis: a cura di Laura Ederle

| 3 aprile 2017
salvia

La Salvia officinalis o più semplicemente Salvia, grazie ai suoi numerosi impieghi terapeutici è tra le specie medicinali più note dell’antichità; tanto da venir considerata come panacea per tutti i mali.

Gli antichi Romani la denominarono Herba sacra e gli attribuirono poteri divini. Non a caso il nome della Salvia deriva dal latino salveo o salvatrix, che significa “star sano” e “che salva”, proprio per le numerose proprietà curative che le venivano attribuite nel passato. Originaria del Mediterraneo orientale, e oggi spontanea in tutta la regione mediterranea, è una pianta perenne e cespugliosa, caratterizzata da fusti quadrangolari e foglie lunghe, rugose, dai bordi leggermente dentati di colore verde-grigiastro. Le foglie ricoperte da numerosi peli protettori e peli ghiandolari contenenti olio essenziale, presentano un forte odore aromatico e un sapore amaro e astringente. I fiori hanno calice bilabiato; tipica caratteristica dei membri della famiglia delle Lamiaceae (chiamata in passato famiglia delle Labiate proprio in onore della forma dei fiori, che sembrano ricordare due labbra); sono di colore bianco-violaceo o rosa e raggruppati in verticilli. Coltivata in tutti gli orti, rappresenta certamente una delle aromatiche più apprezzate in ambito culinario, tanto da farne una regina della cucina tradizionale italiana. Le sue azioni antispasmodiche, coleretiche e colagoghe, carminative e antimeteoriche, aperitive e aromatiche permettono un processo digestivo più rapido ed efficace. Queste sue numerose proprietà benefiche sull’apparato gastrointestinale, la rendono perfetta in qualsiasi ricetta, sia essa un antipasto, un primo piatto, un secondo a base di carne o di pesce, o il più gustoso dei contorni. Oltretutto le proprietà antimicrobiche e antiossidanti la fanno una pianta ideale per la conservazione dei cibi fin dall’antichità. Famoso fu nel Medioevo il cosiddetto “Aceto dei quattro ladri”, ossia aceto nel quale erano messi a macerare Salvia, insieme a Timo, Lavanda, Rosmarino ed altre specie aromatiche, con proprietà battericide e antisettiche. I benefici della Salvia non si limitano solamente alla buona tavola; numerosi infatti sono i preparati salutistici che la contengono. Per uso esterno, le foglie sono utilizzate come astringenti e antisettiche e si ritrovano molto spesso in collutori, o prodotti per il trattamento delle infiammazioni del cavo orofaringeo e delle emorragie gengivali, o per l’igiene dentale in generale. Quando in commercio non vi erano dentifrici, era uso comune strofinarsi foglie da Salvia sui denti e sulle gengive, per la pulizia orale. La tradizione popolare consigliava inoltre di mettere delle foglie di Salvia nei calzini, per limitare la sudorazione dei piedi e ridurre il cattivo odore. In cosmetica, estratti di Salvia vengono utilizzati oggi per l’azione purificante, stimolante e rassodante; quindi si possono ritrovare in prodotti per la cura dei capelli grassi, della pelle untuosa ed impura e della pelle rilassata. Per chi ha capelli scuri, il lavaggio con il decotto di Salvia, risulta un ottimo rimedio per renderli lucenti e rafforzare la radice. Per uso interno ha un effetto antiidrotico, ossia va a ridurre l’eccessiva sudorazione. L’azione si manifesta dopo alcune ore dall’assunzione della pianta e se ne può beneficiare per alcuni giorni. I preparati a base di Salvia sono efficaci anche nel regolarizzare il flusso mestruale, diminuire le reazioni dolorose e nei disturbi della menopausa. Studi recenti hanno evidenziato anche una sua efficacia nel migliorare i processi mnemonici e nel contrastare il deterioramento che caratterizza il morbo di Alzheimer, anche grazie alle sue proprietà antinfiammatorie e antiossidanti. Come altre piante essenziere, l’olio essenziale di Salvia manifesta azione balsamica e antimicrobica, nonché deodorante e antidiaforetica. Tuttavia data la presenza di due molecole dannose, tujone e canfora, è da preferire in alternativa all’olio essenziale di Salvia officinalis, quello estratto dalla Salvia sclarea, privo di tossicità e più facile da utilizzare sia per uso topico (all’interno di oli vegetali) che inalatorio. Appartenente anche al più antico “giardino dei semplici”, ancora oggi la Salvia può arricchire il benessere quotidiano, non solo per appagare i nostri sensi in cucina, ma anche per migliorare il nostro stato di salute!

a cura di Laura Ederle www.inherba.it

 

COME SE FAA COME SE FA…

INFUSO DE SALVIA
Come per “la malva da ogni malatia la salva” isé “Chi g’ha la salvia en de l’òrt el g’ha la salute en del còrp”. Con i fiùr de la salvia se fa ‘n infuso (da 30 a 50 gram per ogni lìter de acqua) che el fa be per digerì, per el cör e per la circulasiù. Però se g’ha de biìn almen quàter chìchere al dé. Béer na quach fòja de salvia mèsa en de l’acqua sbrojéta la fa südà de men e la va be apó per fas el bagn quan s’è strach. Come per “la malva da ogni malattia la salva”così “Chi ha la salvia nell’orto ha la salute nel corpo”. Le sommità fiorite e le foglie di salvia danno un infuso (da 30 a 50 grammi per litro d’acqua) che è un buon tonico e stimolante delle funzioni digestive e attivatore delle funzioni del cuore e della circolazione sanguigna. La dose è di 4 tazze al giorno. Qualche foglia di salvia in acqua bollita costituisce un buon rimedio contro l’eccessiva sudorazione e serve anche a preparare dei bagni tonificanti Gambe bezènfie Per desgionfà le gambe va be apó fas en bagn co l’acqua de salvia. Se mèt tre èti de fòje de salvia en quàter lìter de acqua che boi, se smorsa el gas, se lasa polsà per des minücc, se filtra, se lasa sorà e se se fa el bagn a le gambe. Bagno di salvia per gambie gonfie: lasciare 300 grammi di foglie in 4 litri di acqua bollente per 10 minuti e filtrare. Lasciare raffreddare e mettere a bagno le gambe. Dèncc bianch Per viga dei bèi dèncc bianch pasaga ensima en per de olte al dé de le fòje de salvia. Per avere denti bianchi passarli un paio di volte al giorno con delle foglie di salvia. CAÈI SCÜR Bötà de l’acqua brojènta sö de le fòje de salvia (o de timo), se la fa deentà frèda, se la filtra e se la dòpra per rezentà i caèi. per rendere i capelli bruni soffici e lucenti e per dare loro sfumature particolari Sciacquare i capelli con un infuso di salvia (o di timo) ottenuto versando dell’acqua bollente sulle foglie di salvia (o di timo), lasciar raffreddare, filtrare ed utilizzare per l’ultimo risciacquo.

a cura di Velise Bonfante

 

Da Dipende Giornale del Garda Primavera 2017

Tags: , , , , ,

Commenti

×