Riva del Garda (Tn) IL CODICE ENIPONTANO

| 12 aprile 2011
codice nipontano lago di garda.aspx
Proveniente dal “Tiroler Landesarchiv” di Innsbruck, è arrivato al Museo di Riva del Garda l’importante Codice Enipontano III in esposizione alla mostra “Il lago di carta”

Il pezzo – noto al pubblico locale nelle sue tante riproduzioni – è una delle attrazioni della mostra «Il lago di carta. Rappresentazione cartografica del territorio gardesano dal XIV al XVIII secolo» che dal 27 marzo al 26 giugno al museo La Rocca raccoglie carte, mappe e disegni del lago di Garda dal Trecento fino agli albori del secolo scorso. Attraverso una sessantina di preziosi documenti, che spaziano dal XIV al XVIII secolo e a cui si aggiungono diversi strumenti tecnici appartenenti a epoche diverse, si intende portare l’attenzione sull’evoluzione delle tecniche e della capacità rappresentativa, sui motivi della scelta dei soggetti, sui contesti e gli ambiti di produzione e sulle figure di grandi cartografi. Il percorso espositivo, che raccoglie carte e mappe antiche provenienti da diversi archivi e musei nazionali, propone un itinerario lungo il lago di Garda a ritroso nel tempo. Immagini delle campagne, dei piccoli insediamenti e dei corsi d’acqua che si affacciano sul lago, scorci e immagini di un paesaggio e di un territorio antico che ha affascinato e continua a richiamare viaggiatori di ogni tempo, ci sono restituiti oggi da una fonte del tutto eccezionale come la cartografia storica. Il Codice Enipontano risale al 1615. Il volume, 40 centimetri per 30, è composto di 56 fogli e 34 disegni a matita colorati a tempera, con minuziose didascalie incorniciate in delicati disegni. Voluto dall’arciduca Massimiliano d’Austria, servì a verificare la consistenza delle fortificazioni meridionali del territorio tirolese, minacciato in quel tempo dalle mire espansionistiche di Venezia. Costituisce un documento di eccezionale importanza per la conoscenza di luoghi ed edifici in sèguito distrutti, come Castel Penede di Nago, rappresentato nell’unica immagine conosciuta prima dei bombardamenti che lo distrussero. Interessante poi per il Basso Sarca la rappresentazione della piana, con le foci del Sarca e i suoi centri abitati raccolti nelle cinte medievali. L’origine del manoscritto è in una campagna d’ispezione militare lungo i confini con Venezia, alla quale prese parte Bartolomeo Lucchese, ingegnere che eseguì il rilievo sul campo e propose le migliorie da apportare al sistema difensivo tirolese. É lui, naturalmente assistito da un pittore della corte enipontana, da considerarsi l’autore delle tavole. La mostra «Il lago di Carta» è realizzata dal MAG – Museo Alto Garda con l’assessorato alla cultura della Provincia autonoma di Trento e il Dipartimento di Filosofia, Storia e Beni culturali dell’Università degli Studi di Trento, e con il contributo finanziario della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto.

Info: Museo Riva del Garda, piazza C. Battisti, 3 /A tel. 0464 573869 museo@ comune.rivadelgarda.tn.it www.comune.rivadelgarda.tn.it/museo Orario d’apertura: h. 10.00 > 12.30 | 13.30 > 18.00 Lunedì chiuso.

Di: Raffaele Pace

Tags: , ,

Commenti

×