Reggio Emilia: UN SECOLO DI GRANDE FOTOGRAFIA

| 10 luglio 2014
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Evoluzioni nelle rappresentazione del reale

FOTOGRAFIS di Bank Austria-Unicredit Art Collection è una delle più prestigiose collezioni europee di Fotografia storica internazionale normalmente custodita all’interno del Museo d’Arte Moderna di Salisburgo. Grazie alla collaborazione tra questa Istituzione e la Fondazione Magnani (con la collaborazione della Provincia di Reggio Emilia) nello storico spazio espositivo all’interno di Palazzo Magnani possiamo ammirare, per la prima volta in Italia, 150 opere selezionate tra le oltre 600 acquisizioni della collezione. La mostra a cura di Margit Zuckriegl e Walter Guadagnini ripercorre un secolo di visioni ed evoluzioni della Fotografia. Si parte con gli iniziatori del mezzo e i primi grandi protagonisti della seconda metà del XIX Secolo, quando la fotografia era concepita prevalentemente come uno strumento scientifico in grado di raccontare la realtà come mai in precedenza. Dalle immagini di viaggio, alla vita quotidiana, ai ritratti, i curatori ci spiegano che la fotografia di questa prima fase si pone in costante confronto con l’arte pittorica. Con l’inizio del ‘900 i fotografi iniziano invece ad applicare alla fotografia l’effetto dipinto alla maniera impressionista, avvicinando i due mondi artistici. Si tratta del cosiddetto “Pittorialismo”, i cui protagonisti (Julia Margaret Cameron, Edward Steichen, Heinrich Kuhn) cominciano ad interpretare il messaggio fotografico in chiave artistica. Si giunge poi alla “New Vision” degli anni Venti, in cui autori come Alfred Stieglitz, Paul Strand ed Edward Weston, rifiutano gli artifici del Pittorialismo per giungere ad una “Straight Photography”, che si concentra sul valore intrinseco della fotografia come mezzo espressivo in sé. Vediamo qui primi piani ravvicinatissimi, punti di ripresa dall’alto e dal basso (in contrasto con la tradizionale ripresa frontale), ed una precisa attenzione alla composizione delle diagonali e alla funzione di ombre e luci. Arriviamo alla sezione dedicata alla fotografia modernista o delle avanguardie, di cui in mostra troviamo rappresentanti illustri come Man Ray, Alexander Rodchenko, Herbert Bayer e molti altri. Questi fotografi “surrealisti” considerano tale mezzo uno strumento per la rivelazione delle corrispondenze segrete che legano le cose, sovvertendo contemporaneamente le regole di vita della cultura borghese dominante. Sono opere in cui si coglie il doppio spirito che sta dietro alla cattura di un’immagine, da un lato la professionalità tecnica dell’artista, dall’altro la sua anima, la ricerca costante. Ritornando al pian terreno, la mostra si conclude con una sezione che va dagli anni del secondo dopoguerra per arrivare fino agli anni Settanta, divisi tra fotografia documentaristica di reportage e fotografia concettuale, durante i quali emergono figure come Henri Cartier-Bresson, Margaret Bourke White, Weegee, Otto Steiner, Mario Giacomelli, Diane Arbus, Arnulf Rainer, dalle pionieristiche prospettive dinamiche di Eadweard Muybridge, Nadar (Gaspard-Félix Tournachon), Frances Frith, Frederick Evans o Julia Margaret Cameron a quelle avanguardiste, trasformate in icone del Novecento dalle “rayographs” di Man Ray o le distorsioni di Kertész, in buona compagnia delle prospettive ‘altre’ prefigurate da Eugène Atget, Alexander Rodchenko, Edward Weston, Paul Strand, August Sander, Walker Evans, degne dello stupore inquadrato dal “Selbstportrat” di Herbert Bayer (1939, scelto per la locandina della mostra. Infine vediamo gli scatti di Heinrich Kühn, Steichen, Alfred Stieglitz e František Drtikol, i ritratti vibranti di artisti ed intellettuali del Novecento scattati da Madame d’Ora (Dora Philippine Kallmus). Questa mostra va interpretata come un corpus unico, “un corpo fisico intero, con gambe e braccia che si compongono insieme” ha dichiarato, durante la visita guidata, Margit Zuckriegl. L’iniziativa, inserita nell’ambito di “Fotografia Europea 2014”, manifestazione tenutasi sempre a Reggio Emilia dislocata in sedi diverse.

Palazzo Magnani – Corso Garibaldi 29, Reggio Emilia; Fino al 13 Luglio 2014; orari: da martedì a domenica 16-23 Biglietti: Intero € 9,00; Ridotto € 7; Studenti € 5 Tel. + 39 0522  44 44 46; www.palazzomagnani.it

Fabio Giuliani

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